Nonostante la concorrenza spietata di Mediaset Premium, Sky, colosso internazionale delle pay tv, è ancora l’azienda che propone l’offerta più completa e competitiva sul mercato nazionale italiano. Questo però non significa che non abbia bisogno di rinnovarsi, soprattutto dal punto di vista tecnico, soprattutto considerando che ormai la tv satellitare è un mezzo abbondantemente superato, specie in un Paese come il nostro dove ormai la fibra ottica a banda ultra larga si sta diffondendo a macchia d’olio.
Sky, da quando è entrata nel mercato italiano andando a soppiantare i vecchi leader del settore come Tele+ e Stream, ha sempre detenuto una sorta di monopolio per quanto riguarda i canali televisivi in abbonamento, specie sfruttando la passione travolgente dei telespettatori italiani per il calcio. Un paio di battute d’arresto però hanno permesso alla concorrenza di Mediaset di farsi largo grazie al suo servizio, Mediaset Premium, nel panorama delle pay tv del bel Paese, in particolare l’acquisizione dei diritti televisivi delle partite di Champions League, il torneo calcistico più seguito, per ben 3 anni, ha assestato un duro colpo in quel di Sky che, tuttavia, sta per ritornare in pista dato che il triennio si concluderà a maggio 2018 con la finale di Kiev.
Se è anche vero che Mediaset non ha raccolto i frutti sperati dal mega investimento effettuato per i diritti della Champions, è altrettanto vero che Sky ne ha sofferto e pertanto ha deciso di controbattere alla concorrenza con la stessa moneta. Nel triennio 2018 – 2021, i diritti televisivi della Champions League rimbalzeranno sul colosso di Murdock in esclusiva assoluta.
La novità più corposa però non è nemmeno questa bensì riguarda più il modo in cui gli italiani potranno fruire del servizio. Entro il 2020 infatti, l’intenzione di Sky è quella di rifornire gli abbonati dei propri contenuti solo tramite le connessioni fibra ottica a banda ultra larga grazie ad un accordo con Oper Fiber che potrebbe venire siglato già nelle prossime ore.
Il servizio continuerebbe comunque ad essere erogato ancora tramite parabola satellitare ma l’affiancamento della cosiddetta IPTV sarebbe graduale e mirato a soppiantare del tutto il vecchio sistema. Le prime avvisaglie si sono avute con l’introduzione di SkyQ, il nuovo decoder che sfrutta a pieno le potenzialità della rete, mentre per le tempistiche di introduzione dell’IPTV si dovrà necessariamente attendere ancora, dato che seppur sia vero che la fibra si stia diffondendo in maniera capillare in Italia, è altrettanto vero che molte aree del Paese, soprattutto quelle rurali, sono ancora semi isolate dal digital divide.