,Recensione Samsung Galaxy S10

In vista del Mobile World Congress di febbraio 2019, Samsung è stato il primo brand a lanciare il suo top di gamma Galaxy S10, uno dei flagship più attesi del momento. Nella nostra recensione scopriremo dunque luci e ombre di uno smartphone che ha fatto parlare di sé ben prima della sua venuta.

Descrizione e dotazioni

C’è da dire che il device arriva in una box davvero ricca di accessori e adattatori USB Type-C o 2.0 per ogni uso, corredati da un paio di cuffie auricolari AKG da 3,5 mm. Appena lo togliamo dalla scatola, ci rendiamo conto della compattezza di S10 tra le nostre mani: un portento di terminale in soli 147 grammi e 7,8 mm di spessore. Il frame in alluminio e la back cover in vetro sono dettagli di pregio che ci si aspettano da un flagship, così come il display curvo edge da 6,1” OLED è degno di questo device. Lo schermo ha una risoluzione di 1440 x 3040 pixel in formato 19:9, protetto da un Corning Gorilla Glass 6. Come potevamo immaginare da un OLED, è disponibile su S10 la funzione Always-on.

Il pannello frontale ha una micro capsula auricolare e un foro in alto a destra ospitante una fotocamera da 10 MP, con apertura f/1.9 per video anche in 2K. Come previsto dai rumor, questo smartphone monta il sensore biometrico per lo sblocco sotto il display. Ma forse la parte di Galaxy S10 più succosa è quella posteriore, dove sono disposte le tre fotocamere, l’autofocus e il doppio Flash LED.

 

Ergonomia

Avere tra le mani S10 restituisce la percezione di un prodotto di qualità. Tuttavia, riscontriamo da subito qualche piccolo problema di ergonomia, poiché sarà impossibile non premere accidentalmente parti dello schermo nell’uso a una mano. D’altronde, non ci sono cornici laterali e la scivolosità della back cover in vetro non aiuta. Inoltre, Samsung ha scelto di mettere tasto di accensione e bilanciere del volume troppo in alto sul frame, quindi anche una mano grande faticherà a controllarli. Ma non finisce qui, poiché i difetti ergonomici si riscontreranno anche quando cercheremo di fare una fotografia in orizzontale, poiché almeno le prime volte sarà impossibile non coprire accidentalmente le fotocamere.

 

Hardware e multimedialità

Ma ora è giunto il momento di scoprire Galaxy S10 al suo interno. Samsung porta alla ribalta il nuovo SoC Exynos 9820: un Octa-core estremamente performante accompagnato da 8 GB di RAM e due ROM a scelta tra 128 e 512 GB. Infine, la GPU Mali G76 non può far altro che accentuare positivamente le performance di questo device, mosso da un Android Pie 9.0 personalizzato con la ONE UI di Samsung.

A livello multimediale, l’aspetto più succoso di S10 è ovviamente riposto nelle tre fotocamere. A differenza della concorrenza, i tre sensori lavorano distintamente su tre lunghezze focali diverse. La prima fotocamera equivale a 26 mm: una 12 MP con apertura massima f/1.5, supportata dalla AI, HDR e stabilizzata efficacemente. Il secondo sensore da 12 MP e f/2.4 è altresì stabilizzato nella sua lunghezza equivalente a 52 mm, con uno zoom 2X. La terza fotocamera è invece una Ultra Wide da 16 MP, con una lunghezza da 12 mm e apertura focale f/2.2 non stabilizzata e priva di autofocus.

 

Problemi con le fotocamere

In generale, quest’ultimo aspetto non sarà un problema per la maggior parte degli utenti, poiché di solito questa focale si usa per catturare paesaggi e panorami. In caso contrario, se volete sfruttare la focale corta al massimo dovete ricordarvi di non avvicinarvi troppo al soggetto. A dire la verità c’è stato qualche problemino di autofocus con la fotocamera punta e scatta in modalità Tele. Non sempre la fotocamera ha agganciato con precisione il soggetto. Tuttavia in modalità Pro si possono ovviare a tutti i fastidi.

In linea di massima foto e video fino al 4K 60 fps sono di ottima fattura, e i frame al secondo diventano 240 se abbassate la risoluzione a 1080p. Ma potrete fino ad arrivare a 960 fps in HD per fare un Super Slow Motion mozzafiato. Tuttavia, se vogliamo proprio fare le pulci al comparto fotografico di Galaxy S10, non abbiamo trovato un miglioramento decisivo rispetto a Galaxy S9.

 

Connettività, sicurezza e autonomia

Dal punto di vista della connettività S10 è ineccepibile, supportando il 4.5G in connessione dati, il Wi-fi Dual Band, Bluetooth 5.0, il GPS e NFC. L’esperienza d’uso con il fingerprint in-display non è stata molto soddisfacente, tanto che la concorrenza lavora meglio di Samsung in questo ambito. Lo sblocco è infatti impreciso e un po’ lento, con un match del 50% dei tentativi. Per fortuna ci viene in soccorso il preciso e veloce sblocco con Face ID, efficace anche in condizioni di scarsa illuminazione.

La batteria da 3.400 mAh non è particolarmente ottimizzata e copre a malapena la giornata d’uso. Probabilmente, con un utilizzo più intensivo potreste rimanere a piedi già all’ora di cena. Per fortuna a supporto c’è il fast charging con l’alimentatore da ben 15W e la possibilità di ricaricare wireless. Copertura di rete e audio in capsula sono eccellenti, solo buono invece lo speaker.

Conclusioni

Samsung Galaxy S10 è uno smartphone che non vi farà assolutamente passare inosservati. Ha un display fantastico e prestazioni hardware ottime a supporto della fluidità del sistema operativo, nonostante dei surriscaldamenti accettabili essendo un flagship. Ma se state valutandone l’acquisto dovete controllare alcuni aspetti pratici:

  • l’autonomia potrebbe non corrispondere alle vostre necessità;
  • la parte fotografica è ottima ma ha grandi performance contrapposte a un autofocus assente nella wide camera e impreciso nella teleobiettivo.
  • Dotatevi di una cover in silicone per aumentare il grip e proteggere lo smartphone.

Tutto sommato, forse S10 ha un prezzo non giustificabile rispetto alla concorrenza e allo stesso ottimo S9, e la nostra pignoleria deriva proprio dall’esborso richiesto per averlo.

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