Il robot Perseverance della NASA attualmente si trova su Marte per raccogliere campioni di suolo
Il robot Perseverance della NASA attualmente si trova su Marte per raccogliere campioni di suolo

Sono passati già tre anni da quando il rover Perseverance della NASA è atterrato sul suolo di Marte e ha cominciato le sue ricerche. Spostandosi di duna in duna ha raccolto una ricca serie di campioni di rocce e suolo marziani, alimentando le speranze terrestri riguardo possibili future scoperte scientifiche. Ma i sogni degli scienziati potrebbero rimanere tali, poiché il trasporto di questi campioni sulla Terra sembra essere un obiettivo sempre più irraggiungibile, a causa dei crescenti costi e delle complessità tecniche coinvolte nella missione.

 

Una missione iniziata e non finita per Perseverance

A dirlo è proprio l’amministratore della NASA, Bill Nelson, che ha dichiarato come il budget stimato di 11 miliardi di dollari per il trasporto dei campioni va ben oltre quello preventivato e che possono permettersi, il che va ad influenzare la data prevista per il completamento della missione, ovvero il 2040. Ci sono voluti mesi di valutazioni approfondite dei costi e delle sfide tecniche connesse al progetto per arrivare a questa amara conclusione.

Il piano originale prevedeva che un nuovo robot inviato dalla Terra raggiungesse il rover Perseverance su Marte, prelevasse i campioni raccolti e li trasportasse in orbita intorno al pianeta. Successivamente, una sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) avrebbe raccolto i campioni e li avrebbe riportati sulla Terra per ulteriori analisi scientifiche.

Ma le difficoltà tecniche che hanno rallentato il piano e maggiorato i costi previsti hanno portato la NASA a riconsiderare completamente i piani della missione. La nuova strategia prevede ora un coinvolgimento più ampio del settore privato (si parla anche di una possibile collaborazione con SpaceX)  e una semplificazione dei piani iniziali, con l’obiettivo di ridurre i costi e accelerare i tempi di consegna dei campioni marziani.

 

Riportare i campioni da Marte, ci riusciranno i nostri eroi?

Dopo questo enorme fallimento, molti hanno sollevato interrogativi leciti sulla fattibilità del nuovo approccio sviluppato dalla NASA. Ma è tuttavia innegabile che la ricerca dei campioni marziani sia di enorme interesse scientifico, soprattutto dopo l’entusiasmo delle ultime scoperte, e che vada trovata una soluzione, nonostante tutte le difficoltà, per portare avanti questo ambizioso progetto.

L’agenzia spaziale ha lanciato un appello a esperti, aziende private e propri dipendenti affinché presentino proposte alternative entro il 17 maggio. Le proposte più promettenti saranno prese in considerazione per lo sviluppo futuro della missione, con l’obiettivo di trovare una soluzione conveniente sia da un punto di vista economico che strutturale per il trasporto dei campioni marziani sulla Terra.

Articolo precedenteDJI lancia due power station: ecco DJI Power 1000 e Power 500
Articolo successivoRitrovarsi un pezzo dell’ISS dentro casa: ecco com’è successo