Cosa ci fanno 4.700 auto cinesi a Bristol? Il caso è preoccupante

Al porto di Bristol, nel Regno Unito, è accaduto qualcosa di alquanto strano. 4.700 auto elettriche cinesi sono sbarcate sul suolo, stabilendo un vero e proprio record per arrivo di veicoli. Questa consegna pazzesca non è passata di certo inosservata, come poteva essere altrimenti? L’evento ha generato polemiche e preoccupazioni tra i politici occidentali riguardo a possibili rischi per la sicurezza nazionale.

La nave mercantile Wisdom Ace ha trasportato questo numero assurdo di vetture elettriche. Tra queste, la maggior parte sono del marchio automobilistico MG. A differenza di quanto si possa credere, questo afflusso massiccio di automobili non è un fenomeno isolato. Esso fa parte infatti di una specie di trend, che vede decine di migliaia di auto provenienti dalla Cina accumularsi nei principali porti di importazione in Europa. Ciò che però ha destato sospetti tra i politici occidentali è il contesto in cui avviene questo massiccio arrivo. Alcuni esponenti, come il ministro della Sicurezza britannico Tom Tugendhat, hanno espresso i loro timori riguardo alla possibilità che tali auto possano addirittura essere usate come mezzi di spionaggio internazionale.

Tutte queste auto elettriche sono destinate allo spionaggio?

Le preoccupazioni si concentrano principalmente sulle capacità di raccolta di dati sensibili da parte dei sensori presenti nelle auto. Alcuni esperti ritengono che questi possano riuscire a tracciare i movimenti delle persone e a trasmettere dati direttamente alla Cina. Queste auto tecnologiche sono considerato come una sorta di “smartphone su ruote”, capaci di prendere dati con i loro sistemi di infotainment. Il presidente Joe Biden ha anch’egli espresso preoccupazione per i potenziali rischi per la sicurezza rappresentati da queste vetture.

Attualmente,  i brand cinesi sono sotto indagine da parte dell’Unione Europea per presunti sussidi governativi che avrebbero manipolato il mercato. La questione della sicurezza nazionale aggiunge un’altra dimensione ancora più preoccupante ai dibattiti già esistenti. Alcuni hanno paragonato questa ondata di auto connesse al cavallo di Troia, un mezzo con il quale potrebbero entrare in incognito nel Regno Unito e attaccare. Sono state proposte, di conseguenza, anche nuove misure che andrebbero a limitare l’uso di veicoli elettrici cinesi delle istituzioni governative. Sarà allarmismo? Avranno ragione? Sono solo teorie complottistiche? Non lo sappiamo. Voi cosa ne pensate?

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