Rabona Mobile risponde alle accuse sollevate da Codici Carmine Laurenzano, legale di Codici, l’associazione che ha preso in carico le proteste degli utenti che per oltre un anno hanno subito i disservizi che hanno coinvolto Rabona Mobile, ha ricordato la situazione critica da loro vissuta. Il legale ha anche sottolineato che dopo le continue segnalazioni degli utenti ha portato la circostanza all’attenzione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Rabona Mobile non ha accettato quanto dichiarato e ha pubblicato un comunicato stampa in cui ha risposto a Codici, l’associazione che ha preso carico le proteste di tutti i clienti che per oltre un anno hanno subito i disservizi che hanno coinvolto l’operatore telefonico.

Rabona Mobile risponde alle accuse di Codici

Rabona, considerando quanto i rappresentanti dell’Associazione Codici, ha informato i propri consumatori che circa un anno fa, il 20 giugno 2023, l’operatore ha ospitato nella sede di Roma Francesco Rossolini, il referente dell’Associazione. Lo scopo era quello di esaminare la documentazione utile per poter tutelare tutte le persone coinvolte.

L’ultimo anno non è stato per nulla facile per Rabona. Il gestore ha lavorato duramente per risolvere i disagi causati dal contenzioso. Il tutto mantenendo un basso profilo e provando allo stesso tempo di tenere conto degli impegni che si era assunto. Inoltre, Rabona è riuscita anche a ristorare tutti i clienti che avevano richiesto un indennizzo utilizzando le piattaforme ufficiali proposte dall’AGCOM.

Il comunicato continua e ripercorre quanto è successo dopo. Secondo la dichiarazione dell’operatore virtuale, infatti, è stata piuttosto Codici a disinteressarsi del caso e che dunque le accuse mosse dall’associazione non hanno ragion d’essere. Secondo quanto detto, Rabona invita i suoi clienti insoddisfatti ad approfittare dei canali ufficiali messi a loro disposizione. E diffidare di Codici e delle informazioni pubblicate che non sono veritiere. Il tutto si conclude con una minaccia, non tanto velata, di portare la questione in sede legale. Dall’altra parte Codici respinge fermamente le accuse di Rabona affermando che le comunicazioni dell’operatore sono incorrette e parziali. L’associazione conclude affermando che continuerà a dar voce ai consumatori e che non sono spaventati dalle “minacce” ricevute.

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