Auto a GPL e Metano: davvero esplodono con molta facilità?

Quante volte avete sentito dire che le auto elettriche possono facilmente esplodere o prendere fuoco? In realtà, questo rischio non è esclusivo delle auto elettriche ma riguarda tutte le motorizzazioni, incluse benzina, diesel, GPL e metano. Ma quanto sono rischiosi, in particolare, questi due carburanti alternativi?

Anche se il metano ha subito un calo di popolarità a causa dei rincari post-COVID, per il GPL è un’epoca d’oro, specialmente in Italia. In Europa, il GPL è l’unico carburante, insieme agli ibridi, a mostrare una crescita. Nel nostro Paese, nei primi cinque mesi dell’anno, sono state vendute oltre 60.000 auto a GPL. Ma chi acquista un’auto a GPL o a metano deve realmente preoccuparsi della sicurezza, considerando la presenza di bombole a bordo?

Cosa c’è di vero nel mito delle esplosioni delle auto a GPL? Sono davvero tanto pericolose?

Come accennato, ogni tipo di alimentazione ha una minima probabilità di esplodere o prendere fuoco. Tuttavia, nel caso di GPL e metano, tali eventi sono estremamente rari. Non esistono statistiche ufficiali che dimostrino quanto queste possano essere pericolose. Le fonti più autorevoli indicano di solito che le esplosioni sono legate a gravi incidenti stradali ( che potrebbero provocare l’esplosione di qualunque vettura esistente), installazioni di componenti e manutenzioni non effettuate da professionisti e quindi non adeguate.

Anche errori umani possono giocare un ruoli. Disattenzioni presso le stazioni di rifornimento, l’utilizzo di fiamme libere vicino all’auto e altri comportamenti rischiosi possono aumentare il pericolo. In caso di esplosione di un’auto a GPL i danni sarebbero gravi. Potrebbero venir addirittura ferite persone e danneggiate tutte le cose nei dintorni. La fuoriuscita, come se non bastasse, di gas e le probabili fiamme potrebbero anche rilasciare sostanze parecchio inquinanti nell’ambiente.

Le auto con impianti a GPL o a metano devono rispettare normative severe per l’installazione e la manutenzione degli impianti. I serbatoi non sono semplici, ma sono rinforzati. Essi sono costruiti per resistere a urti e sono anche dotati di valvole di sicurezza. Questi poi posseggono speciali sistemi di rilevamento delle perdite così da poter avvisare il conducente in caso di problemi. Per legge, un impianto GPL deve essere revisionato ogni due anni, mentre quelli a metano ogni quattro anni. I serbatoi GPL hanno una scadenza di dieci anni dalla data di installazione, dopodiché devono essere sostituiti. I serbatoi a metano hanno una scadenza variabile che va dai dieci ai venti anni.

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