Auto elettriche cinesi: una minaccia per l'industria occidentale?

Il CEO di Ford, Jim Farley, ha pochi giorni fa lanciato un avvertimento preoccupante sull’avanzata delle auto elettriche cinesi. In un’intervista Farley ha definito la situazione una vera e propria “minaccia esistenziale”. Questa sfida vale soprattutto per i produttori storici come Ford. Ma cosa rende i costruttori cinesi così competitivi? E perché i giganti occidentali sembrano arrancare?

In Cina, l’assenza di regolamentazioni e burocrazia sta favorendo le start-up automobilistiche locali. Queste possono infatti  innovare con maggiore facilità. Non solo, il governo cinese ha investito oltre 230 miliardi di dollari negli ultimi anni. In tal modo ha dato alle aziende la possibilità di abbassare i prezzi delle auto elettriche. Così sono riuscite a conquistare quote di mercato in patria e all’estero. Questa flessibilità ha permesso ai produttori cinesi di guadagnare terreno rapidamente anche in Europa e Sud America. Qui ormai il mercato sembra più aperto alle auto elettriche cinesi. Ford, come altri colossi occidentali, sta faticando a mantenere il passo. Farley ha dichiarato che il principale obiettivo sarà quello di “eseguire secondo gli standard cinesi” per restare competitivi. Il vantaggio dei concorrenti cinesi, infatti, non riguarda solo i costi ridotti. C’è anche capacità di garantire l’approvvigionamento di terre rare e altri componenti importanti per la produzione di auto elettriche.

Auto elettriche cinesi e minacce globali

I produttori cinesi non stanno solo conquistando quote di mercato nei loro confini. Grazie alla loro rete di approvvigionamento globale, si stanno espandendo con successo in mercati  come Messico e Europa. In alcuni paesi, fino al 20% delle auto elettriche vendute quest’anno potrebbero essere cinesi. Ci si chiede quindi se l’Occidente riuscirà a reagire in tempo. Le barriere attuali, come i dazi e la mancanza di reti di distribuzione in Europa e negli Stati Uniti, stanno rallentando l’ingresso dei produttori cinesi. Farley tuttavia ha avvertito che queste protezioni potrebbero non durare. Quanto tempo hanno ancora le case automobilistiche occidentali per rispondere alla sfida cinese? Ford e gli altri grandi marchi dovranno ripensare le proprie strategie. Ma riusciranno a tenere il passo con il cambiamento in atto? Solo il tempo lo dirà.

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