Google aveva dichiarato pochi mesi fa che le proprie auto “automatiche” capaci di procedere senza guidatore potrebbero essere commercializzate già fra cinque anni.
Google sta provando da anni le proprie auto senza guidatore in tutto il mondo in modo da verificarne tutti i parametri di sicurezza ed affidabilità. Lo scorso settembre il colosso di Mountain View aveva stabilito una possibile data di commercializzazione, che dovrebbe avvenire fra circa cinque anni.
Chunka Mui per Forbes sostiene che questa nuova tipologia di automobili potrebbe essere letteralmente una miniera d’oro per chi riesce a portarla a termine in maniera soddisfacente. La commercializzazione dell’automobile di Google potrebbe sancire, in futuro, il definitivo sorpasso della società di Mountain View su quella di Cupertino, per quanto riguarda il suo valore di capitalizzazione in borsa.
L’auto senza guidatore potrebbe rappresentare un notevole cambiamento a livello sociale, oltre che tecnologico. Secondo Mui, infatti, sarebbero tantissimi i settori coinvolti da tale rivoluzione: produttori di automobili, assicuratori, compagnie energetiche e tutte quelle che hanno a che fare con il settore dell’automotive.
Le auto senza guidatore avranno un grosso successo di mercato, secondo Mui, soprattutto grazie alla notevole sicurezza che porteranno sulle strade. Le nuove tecnologie in studio da Google potrebbero salvare migliaia di vite ogni anno, provocando anche una notevole riduzione dei prezzi delle assicurazioni, che si vedrebbero coinvolte in un numero notevolmente inferiore di casi di incidenti.
L’impatto potrebbe essere anche di tipo sociale oltre che solo dal punto di vista della sicurezza e si potrebbero rivedere pure i canoni ed i motivi per cui possedere un’automobile.
Secondo più fonti, quindi, queste potranno rappresentare il definitivo colpo di grazia ad Apple, che comunque ad oggi vanta un forte vantaggio, in relazione al valore di capitalizzazione in borsa, rispetto alle sue dirette concorrenti. Ad oggi Apple vale circa 416 miliardi di dollari, un valore ben lontano dai 700 miliardi dello scorso settembre, mentre Google e Microsoft sono considerevolmente distanti con rispettivamente 248 e 233 miliardi di capitalizzazione.