I Google Glasses sono in pochi mesi diventati l’oggetto del desiderio per tanti, tantissimi appassionati di tecnologia e in particolare del mondo di Google. Per questo, sebbene la messa in commercio per il grande pubblico non dovrebbe avvenire prima del 2014 (se non addirittura nel 2015), Mountain View ha già definito con chiarezza i piani industriali per il futuro.
Gli occhiali che, attraverso un minuscolo schermo posto sull’occhio sinistro permetteranno di interagire con il mondo che ci circonda in vie totalmente diverse da come accade attualmente con smartphone e tablet, infatti, saranno prodotti negli Stati Uniti d’America, precisamente negli stabilimenti di Santa Clara, in quella California che ospita non solo il quartier generale di Google, ma anche tante altre aziende tecnologiche, come la Apple.
La decisione, in controtendenza rispetto alle altre compagnie che già da anni hanno delocalizzato le linee produttive nei paesi in via di sviluppo (Cina, Brasile e Indonesia in testa), è giustificata da una richiesta che – secondo i dati forniti dal Financial Times – per i primi tempi sarà piuttosto esigua. Pur con costi di produzione maggiore, dunque, Google potrà puntare su una qualità finale ben maggiore.
Qualora il prodotto riuscisse a superare lo scoglio di incertezza che si è creato intorno, e il mercato apportasse una reazione positiva (giustificata anche da un prezzo finale minore di quello dei prototipi, che costano circa 1.500 dollari), l’azienda di Larry Page e Sergey Brin potrebbe decidere di seguire i concorrenti, e produrre i Google Glasses in luoghi dove la manodopera, e in generale i costi di realizzazione, sono più bassi.