Quella della sicurezza dei nostri dati in rete e della privacy sono argomenti all’ordine del giorno soprattutto le dichiarazioni di questi giorni in cui è chiaro, semmai ce ne fosse stato bisogno, che siamo tutti controllati e sorvegliati.
Oggi nelle dichiarazioni del Generale Micheal Hayden, ormai in pensione, ma già a capo di NSA e CIA, le due più grandi agenzie di spionaggio americano e del mondo, anche se a favore del comportamento di Google non ci fanno stare meglio. Le parole di Hayden, tra i padri di Prism, il sistema di sorveglianza della rete, sono state molto chiare “Gmail è il provider internet preferito dai terroristi di tutto il mondo”.
Da questa frase è chiaro che l’intento è quello di controllare e tenere a sicuro la rete e l’incolumità delle persone e in nome di questo non ha importanza se si va a ledere la privacy di privati cittadini, ignari e incolpevoli di qualsiasi tipo di reato.
Quella della sicurezza dei propri dati sensibili reperibili in rete da malfattori o, anche, da grandi e piccole aziende è una questione aperta e che difficilmente troverà soluzione in tempi brevi. Quello che mi chiedo, a prescindere dalla bontà o meno dell’operato dei servizi segreti, è questo: davvero ci illudiamo che la nostra privacy è rispettata?
Ormai i nostri dati sono presenti ovunque in rete, oggi ancor di più con smartphone e tablet, quanto credete siano tutelati i nostri dati? Ad essere onesto io credo molto poco o addirittura per niente. L’unico modo, forse, è quello di non accedere mai alla rete internet ma anche così non è detto che ne rimaniamo fuori dato che archivi e uffici pubblici sono tutti informatizzati.
È inutile illudersi, questo è lo stato delle cose e difficilmente cambieranno non credete?