Google ha annunciato alcuni suoi nuovi servizi che faranno parte della suite di tools messi a disposizione degli attivisti non-profit, nuovi metodi per evadere le censure, nuove misure di sicurezza contro i brute-force e i tanto pericolosi quanto odiiati DDoS.
I tool verranno implementati nella “Google PageSpeed” un tool “frontend”, ossia un tool che riguarda la parte di interazione con l’utente, che permetterà non solo di avere più sicurezza ma anche di caricare prima le pagine!
Il tutto prende il nome di “Project Shield” tale servizio offrirà protezione dato che permetterà a Google di fornire la pagina web richiesta anche nel caso in cui quella pagina sia stata vittima di un attacco DDoS che la rende non visibile, ovviamente però ha un limite, anche se molto difficile da raggiungere, il limite è un attacco capace di buttare giù fino all’ultima pagina del sito web, difficile, ma non impossibile.
Verrà strutturato tutto come gli attuali servizi anti DDoS, quali Cloudflare, e lavorerà più o meno come questi servizi!
Insieme al PageSpeed, come detto prima ci sarà un servizio per eliminare la censura, chiamato uProxy, disegnato appositamente per eliminare tutta la censura dal web, anche se ancora beta promette davvero bene!
Quest’ultumo servizio, nasce dall’idea di un ipotetico “rete Tor down” ossia che la storica rete di anonimato basato sul protocollo Onion possa essere buttata giù da qualche regime o comunque potesse non funzionare più!
Questo servizio però sarebbe diverso, userebbe il classico Internet, ma tramite un “piggyback” ossia un “riporta indietro” permetterebbe letteralmente di far “rimbalzare” i dati da un server all’altro fino al raggiungere l’utente che ha richiesto quella pagina!
Insomma, Google punta sempre più in alto, magari chissà, come la storia dell’informatica insegna, un piccolo impegno può seriamente migliorare il mondo!