Durante un hangout con il famoso youtuber Marques Brownlee, il CEO di Motorola, Dennis Woodside, ha trattato molti argomenti, tra cui Project ARA e Phonebloks.
Andiamo per ordine ed iniziamo a spiegare cosa siano Phonebloks ed il Project ARA:
L’olandese Phonebloks è stata la prima azienda a proporre l’idea di smartphone modulare ed open-source. Per far ciò, ha formato una community con oltre trecentottanta milioni di utenti.
Project ARA è invece il progetto lanciato da Motorola con lo stesso obiettivo di Phonebloks: “voler fare per l’hardware ciò che Google ha fatto con Android per il software: creare un ecosistema di sviluppatori indipendenti fornendo basse barriere di ingresso ed incrementando, così, i livelli di innovazione riducendo le tempistiche di sviluppo”.
Le aziende si sono infatti unite per raggiungere lo scopo comune, rimanendo comunque divise. Motorola si occupa della parte tecnica, Phonebloks invece si occupa degli aspetti di gestione della community e della creazione di uno snodo online con il quale i produttori dei componenti potranno mettersi in contatto.
Tornando alle dichiarazioni: Woodside ha chiarito che Phonebloks è ancora in fase di sviluppo. Questo perchè il prototipo non è in grado di riconoscere i componenti tramite la scheda madre.
Ovviamente, le risorse di Motorola sono maggiori rispetto quelle dell’azienda olandese e, nel corso del tempo, potrebbero riuscire ad ovviare al problema.
Il progetto è particolarmente interessante per due semplici motivi:
1. Sicuramente la possibilità di andare a sostituire i singoli componenti sarà un vantaggio per il consumatore sia in termini di riparazione sia in termini di evoluzione. Si arriverà a possedere smartphone facilmente potenziabili ed adattabili alle esigenze.
2.Anche i produttori di componenti avrebbero dei vantaggi. Non dovendo più dipendere dagli OEM, sarebbero in grado d’immettere direttamente sul mercato i propri prodotti, abbassando così i costi.
Ecco l’intervista completa:
Vi lasciamo alla pagina ufficiale Phonebloks e vi consigliamo di seguire più da vicino il Project ARA tramite dscout