Tanto è stato atteso ed è ancora atteso per molti terminali l’aggiornamento ad Android 4.3 con cui Samsung ha introdotto una funzione che per alcuni potrebbe essere molto interessanti, Samsung Knox.
Knox permetterebbe all’utente con una sottoforma di sistema operativo virtuale di operare in un ambiente criptato a 256 bit senza correre il rischio che alcune informazioni vengano divulgate a terzi. La funzione nasce principalmente per utilizzare il proprio smartphone in ambito aziendale e garantire quindi la sicurezza che i dati aziendali non vengano mischiati insieme a quelli personali.
Dei ricercatori israeliani però tempo fa avevano accusato questo sistema evidenziando una grave vulnerabilità nei dispositivi della serie Galaxy S e Galaxy Note che riguarderebbe alcune falle nel sistema che potrebbero permettere l’insediarsi di hacker e malware.
Samsung però oggi ha prontamente risposto precisando che pur essendo vera la falla di sicurezza non riguarda il sistema Samsung Knox ma una vulnerabilità sulle gestione delle reti di Android che permetterebbe a un hacker esperto di individuare le reti a cui si è connessi e di spiare e dirottare i messaggi che transitano su di essa. Samsung inoltra precisa che Knox ha delle protezioni ben precise per questo rischio e che quindi rendono il suo sistema totalmente sicuro a questi sistemi di attacchi.
Premesso comunque che nessuno strumento tecnologico è mai completamente al sicuro rincuora un po’ sapere che Samsung come speriamo tutte le grandi aziende produttrici stiano attente alla sicurezza dei propri terminali al fine di tutelare più possibile gli utenti.