Google ha annunciato il suo smartphone Tango Project la scorsa settimana, lasciandoci letteralmente incuriositi dal possibile esito. Il sito The Verge è riuscito a mettere le mani sul dispositivo e a intervistare Remi El-Ouazzane, CEO del progetto e della società Movidius, che ha prodotto la tecnologia Tango. L’interessante aneddoto è che, a quanto pare, Movidius ha iniziato a lavorare a questo progetto da ben sette lunghi anni.
Come abbiamo già detto in questo post, anche se il prototipo è ancora in via di sviluppo, conosciamo già le potenzialità del progetto, come l’uso di un’applicazione che ci suggerisce come disporre l’arredamento per risparmiare spazio. Infatti, lo smartphone Tango Project offre telecamere e sensori che sono in grado di mappare l’ambiente circostante in 3D.
Come ha dichiarato lo stesso Remi El-Ouazzane, tale tecnologia è molto simile a quella della NASA per l’esplorazione su Marte, abbandonando lì il veicolo per telecomandarlo a distanza. Tango Project ha una fotocamera da 4MP con una bassa risoluzione image-tracking, ma che è capace di leggere la profondità dell’ambiente, con una videocamera che registrerà il movimento.
Questi elementi permettono al dispositivo di raccogliere oltre 250 mila rilevazioni al secondo di un luogo fisico, per elaborarle e mostrarle successivamente su un display tramite una ricostruzione di un luogo fisico, tutto in tempo reale. Google ha annunciato che presto sarà inserito nel mercato distribuendo circa 200 unità. The Verge ha avuto anche il modo di provare un’app che può visualizzare il calore a distanza di un luogo e di misurarne la temperatura, con il classico colore rosso per le parti calde e blu per quelle fredde.
Insomma, le potenzialità di questo device sembrano apparentemente infinite, e non ci resta che attendere per una prova ufficiale.
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