Nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, Samsung ha ufficialmente presentato al mondo vari dispositivi, tra questi è possibile trovare la nuova generazione di Samsung Gear 2 che, a differenza del predecessore, presenta al proprio interno Tizen e non Android (come sistema operativo). Le domande che molti utenti hanno iniziato a porsi riguardavano l’effettivo OS installato su un altro device presentato dall’azienda: il Samsung Gear Fit.
Quest’oggi, finalmente, la società coreana ha confermato che il Gear Fit impiega un real-time operating system (RTOS), invece che un sistema correntemente installato (come poteva essere Tizen o Android). Per farvi comprendere, i cosiddetti RTOS presentano una struttura decisamente più semplice e meno flessibile, con la possibilità di assegnare compiti precisi e senza offrire un ampio raggio di azione. Se l’aspetto negativo della vicenda è proprio una limitata elasticità, dall’altro sappiamo che questo porta ad un utilizzo di risorse più ridotto, portando ad un miglioramento dell’autonomia generica del Gear Fit.
La conseguenza è semplice, in futuro non troppo lontano non potranno mai essere sviluppate app di terze parti, quindi molto probabilmente il Gear Fit resterà solo ed esclusivamente come assistente per il fitness.