Un add-on non è altro che una porzione di codice in grado di estendere le funzionalità di un software o un servizio. Grazie a questo tipo di risorse possiamo personalizzare ii nostro ambiente di lavoro e adattarlo alle nostre esigenze in modo da renderlo più produttivo o divertente. Il miglior esempio delle funzionalità possibili grazie agli add-on è quello dei browser Web e in particolare Firefox e Google Chrome, che devono gran parte del loro successo proprio ai componenti aggiuntivi. Per entrambi i browser sono disponibili migliaia di add-on che permettono di trasformarli in strumenti in grado di compiere decine di compiti e migliorare in svariati modi la fruizione dei contenuti. Il successo ottenuto con gli add-on per Chrome ha convinto Google a estendere questo vivace ecosistema anche a un altro prodotto dei laboratori di Mountain View; Google Drive, l’archivio cloud di BigG.
Gli add-on di Google Drive
Oltre ad offrire un archivio nella nuvola per stoccare i propri file e sincronizzarli con tutti i nostri dispositivi, Google Drive integra una suite di applicazioni per la creazione e la modifica dei documenti on-line. Permettendo agli sviluppatori di creare add-on per queste applicazioni, Goog le spiana la strada all’integrazione di nuove funzioni che aumentino le capacità della suite espandendo i servizi con cui sarà possibile interagire. L’approccio sarà del tutto simile a quanto già fatto con gli add-on per Chrome, ma in questo caso i componenti aggiuntivi saranno dedicati esclusivamente all’editor di testo e fogli di calcolo presente in Google Documenti. Per noi utenti questo significa poter utilizzare gli strumenti offerti da servizi esterni direttamente all’interno della suite office di Goog le. Ad esempio, in seguito all’installazione dei relativi add-on, possiamo aggiungere a Google Drive le funzioni di Web app come EasyBib, Lucidchart, Gliffy, Mail-Chimp, HelloFax, eSign, UberConference e tante altre. Queste applicazioni sono pubblicate in uno store dedicato raggiungibile direttamente dall’editor e che, come per il Chrome Web Store o il Play Store, consente una facile ricerca e installazione degli add-on. Dopo poco più dì un mese dal lancio, gli add-on disponibili per Google Documenti sono già 40 e, dal momento che si tratta di una piattaforma aperta, siamo certi che nei prossimi mesi assisteremo a una vertiginosa crescita del catalogo.
GOOGLE DRIVE CI SEGUE OVUNQUE
L’unione di Google Drive con il browser Chrome rende possibile l’utilizzo off-line della suite office e la disponibilità dei file anche quando non siamo connessi a Internet. Per attivare la funzione è necessario essere collegati a Internet ed espandere il menu Altro che troviamo sulla sinistra della pagina principale di Google Drive. L’applicazione Drive è preinstallata nelle ultime versioni di Chrome, per cui dobbiamo solo abilitare l’accesso off-line premendo l’omonimo pulsante. Modifiche e nuovi documenti o file che aggiungeremo off-line saranno sincronizzati automaticamente non appena ritorneremo on-line.
Colleghiamoci al nostro account Google Drive, clicchiamo su Crea e scegliamo Documento o Foglio di lavoro per passare all’editor di Google Documenti. Il collegamento Componenti aggiuntivi/lnstalla componenti aggiuntivi aprirà il catalogo degli add-on.
La strutturadel catalogo è del tutto identica a quella del Chrome Web Store. In alto a sinistra troviamo un filtro per scremare i risultati mentre a destra c’è la casella di ricerca. Spostando il cursore sugli add-on visualizzeremo le informazioni essenziali e il pulsante per installarli (+).
Per aggiungere l’add-on, Google ci chiede di fornire all’app le autorizzazioni di accesso (Accetto). Tutti gli add-on che installeremo possono essere richiamati cliccando Componenti aggiuntivi e le funzioni saranno offerte in una barra laterale mostrata alla destra dell’area di lavoro.