Google vuole obbligare i produttori a mantenere aggiornato il sistema, altrimenti non renderà più disponibile l’app store. Sicuramente una buona notizia per tutti gli utenti ma non per i produttori. Scopriamo tutti i dettagli in questo articolo.
Da tre mesi è disponibile Android 4.4 KitKat, ma solo l’1,8% dei dispositivi Android è dotato dell’ultima versione del sistema operativo. Un quinto di tutti i dispositivi monta ancora Android 2.3, ormai vecchio di più di tre anni. La politica di aggiornamento a singhiozzo dei produttori di smartphone ora è entrata fra le preoccupazioni di Google, poiché non solo gli utenti delle versioni precedenti non hanno a disposizione le feature più recenti, ma soprattutto i loro telefoni sono soggetti a numerosi bug di sicurezza. Visto che per i produttori tenere aggiornati i propri smartphone è un’operazione complessa e poco redditizia, Google vuole costringere Samsung, Huawei e Co. a farlo comunque. Secondo un documento che circola in Rete, ogni nuova futura versione di Android avrà una data di scadenza, dopo la quale i produttori di telefoni cellulari non saranno più autorizzati a installare il sistema sui loro nuovi dispositivi.
La conseguenza più importante è che l’accesso a Google Apps sarà negato su quei dispositivi, quindi non saranno più disponibili le Mappe, la ricerca e Google Now: un vero e proprio disincentivo all’acquisto. In particolare ciò significa che da subito tutti i nuovi dispositivi devono avere almeno Android 4.2, dal 24 aprile almeno il 4.3 e dal 31 luglio Android 4.4. Tuttavia il progetto di Google è utile solo per i nuovi clienti e a chi ha ancora un vecchio smartphone la nuova regola non porterà alcun beneficio, perché i vecchi dispositivi non rientrano nella previsione. Il problema quindi riguarda la versione di Android installata al momento del lancio. Sugli smartphone di fascia alta nella maggior parte dei casi è installata la versione più recente, quindi le preoccupazioni di Google riguardano principalmente i dispositivi entry level e di fascia media. Inoltre in futuro i modelli dovranno essere dotati di hardware più potente, in modo che Android giri senza intoppi.