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Google: probabili guai con l’antitrust europeo


Sembrerebbe proprio che Google stia per tornare ai ferri stretti con l’europa, o meglio, con l’antitrust europeo il quale non avrebbe gradito alcune soluzioni adottate in Android accusate di favorire google a scapito della concorrenza, vediamole!

In America si urla già al “Political Game“, ossia un gioco atto a far calmare i concorrenti su alcune sentenze “scomode”, cercando di trovare un pretesto per attaccare Google e la sua supremazia assoluta sul mercato con Android, il quale si sta avvicinando all’85% delle quote di mercato, insomma, quasi monopolio!

Ma cosa riguarderebbero le accuse?
Se ricordate, tempo fa parlammo di Aptoide che denunciò il fatto che Google non lasciava speranze agli store concorrenti, escludendoli da Google Play Store, ebbene, sostanzialmente è su questo, in quanto riguarderebbe gli accordi tra Google e le sue Apps, con gli OEM, i quali sarebbero obbligati ad installarne almeno le principali sui propri devices, cosa ottima per noi utenti considerando che così si avvantaggia l’uniformità, ma non a vantaggio anche degli altri concorrenti.
Principalmente però, sarebbe tutto incentrato sulla famosa regola denunciata da Aptoide che riguarda proprio gli store alternativi, sui quali molti produttori e molti concorrenti avrebbero da ridire.

Del resto però, c’è da considerare che Google semplicemente non da in modo esplicito le stesse regole di altri produttori, quali Apple e l’attuale Microsoft Mobile, i quali semplicemente escludono qualsiasi applicazione esterna al proprio store, ma Android, essendo più libero e più aperto dei precedenti, permetterebbe l’installazione di app esterne. Insomma, parliamo degli stessi concetti, ma esplicitati in modo diverso, basti considerare che di default le applicazioni esterne a Google Play sono disabilitate e spetta all’utente abilitarle!

C’è da ricordare che non è la prima volta che Google finisce nel mirino dell’antitrust europeo, basti ricordare lo scorso anno quando venne additata per favorire i propri servizi nei risultati di ricerca, causa risolta semplicemente ammettendo l’errore ed eliminando il problema.

Ovviamente, certo non spetta a noi dare sentenze o giustificazioni, staremo sicuramente a vedere e seguiremo con particolare interesse (dato che ci riguarda) la vicenda.

Voi cosa ne pensate?

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Pubblicato da
Redazione