viro

VIRO lo smartphone infinito sembra essere finito e scompare dal web, si parla di esperimento sociale di una fantomatica università.

Sembrava troppo bello per essere vero e alla fine si è scoperto che infatti non lo è. In molti ci sono cascati, compresi noi, pubblicando alcuni articoli sulle caratteristiche straordinarie di questo smartphone che aveva dell’incredibile sotto tutti i punti di vista.

Ora tutti i siti web che hanno pubblicato notizie si affannano a dichiarare di averci mai creduto fino in fondo perché risultavano molte incongruenze nelle specifiche e nella storia raccontata dai membri della fantomatica startup.

Certo con il senno di poi sono tutti bravi. C’è di fatto che in realtà ci siamo cascati tutti più o meno, o meglio, credo che in molti blog, seppur con un certo scetticismo, abbiano pubblicato la notizia per non rimanere indietro rispetto agli altri.

La notizia di una batteria che si ricarica tramite movimento non è così assurda, anzi è qualcosa di molto reale, solo che allo stato attuale non offre una potenza tale da alimentare uno smartphone, cosa che ho già scritto nel primo articolo su VIRO e che il fantomatico membro della startup che ci aveva contattato mi aveva anche richiesto di rimuovere perché svelava troppo del sistema di ricarica.

Oggi in molti parlano di incongruenze, ma difficile dirlo quando non si hanno notizie complete perché si vuole mantenere il riserbo sulle specifiche che saranno poi presentate in toto con lo smartphone. Addirittura sulla pagina facebook, ora chiusa insieme a tutte le altre, sono stati realizzati dei contest per assegnare uno smartphone VIRO ai vincitori.

Ora che si tratti di bufala o esperimento sociale poco importa, quel che conta è che per far si che una notizia sia presa sul serio basta convincere un paio di persone che pubblicano una notizia in rete perché questa prenda piede e convinca migliaia di persone non solo in Italia visto che sono stati coinvolti anche siti esteri.

Ancora una volta la dimostrazione che bisogna sempre ragionare con la propria testa e non farsi influenzare da ciò che si legge, in rete o meno, poi è chiaro che sbagliare è umano, l’importante è saper tornare sui propri passi e ricominciare nella giusta direzione.

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