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La Russia vuole i server di Google, Facebook e Twitter in casa


A dirlo è il vicecapo del Roskomnadzo, ossia l’autorità garante delle telecomunicazioni di Mosca, il tutto per una legge approvata qualche mese fa, vediamo insieme i dettagli!

La legge obbligherebbe tutti i fornitori di servizi, quali social network, provider per email e molti altri, a registrarsi come fornitori di servizi media, ossia, fornitori di informazioni, la quale caratteristica sarebbe quella di avere server in Russia, dedicati ai soli utenti russi.
Perché tutto questo?
Beh, come possiamo immaginare per garantire una tutela maggiore della privacy, per tenere più sott’occhio servizi che si fanno di anno in anno sempre più invadenti e soprattutto per evitare che ovviamente, informazioni di cittadini russi vengano mantenute all’estero, magari persino sotto altre legislature.
C’è da dire che i vari social avevano specificato che i tempi richiesti da Mosca erano eccessivamente ristretti e che andavano quanto meno ampliati per non creare difficoltà tecniche o addirittura problemi agli stessi server, ma possiamo tranquillamente dire che Mosca non ha dato retta e con l’ultima votazione di questa legge il tutto è stato fissato per un termine ben preciso, ossia gennaio 2015, i servizi che non si adatteranno rischieranno davvero grosso, infatti inizialmente potranno incappare in una banale sanzione, oppure in un secondo avviso al fine da far velocizzare il tutto, in caso quest’ultimo non venisse rispettato, Mosca

potrebbe persino inserire il sito del servizio nella lista nera, ossia, bloccare il suo accesso a tutti gli utenti russi, il che significherebbe davvero un enorme disastro come ben possiamo immaginare!
Insomma, la Russia vuole a tutti i costi i server e le informazioni riguardanti i propri utenti in patria, una mossa giusta per garantire la privacy, o semplicemente vuole ostacolare compagnie sempre più dominanti? Voi cosa ne pensate?