JP Morgan ha subito un gravissimo attacco hacker nello scorso giugno e reso noto adesso che i criminali informatici hanno violato oltre 80 milioni di conti corrente grazie a un attacco sofisticato. Ben 76 milioni appartenevano alle famiglie mentre 7 milioni alle piccole imprese, dunque facendo un rapido calcolo praticamente due terzi delle famiglie americane (il 65% nello specifico) hanno corso un grossissimo pericolo per le loro finanze.
Inizialmente la più grande banca americana aveva reso noto che l’attacco avesse riguardato non più di un milione di conti corrente, ma in realtà la cifra ufficializzata adesso è molto, molto più grande, infatti ci sono pochi precedenti. Gli hacker hanno assalito ben 60 server e secondo gli investigatori l’attacco è stato sferrato dall’Italia o dall’Europa Meridionale, ma i nomi dei responsabili restano sconosciuti.
Sul sito Chase.com JP Morgan avverte che non è necessario che i clienti i cui dati sono stati violati dai criminali informatici cambino le proprie password o le informazioni dei propri account. Infatti nell’attacco sono state rubate informazioni come nomi, indirizzi, numeri di telefono ed email, ma non i numeri di conto corrente, password, i numeri di previdenza sociale e le date di nascita. Inoltre i clienti di JP Morgan non avrebbero subito alcuna truffa, almeno finora.
«Il vostro denaro presso JP Morgan Chase è al sicuro», ha detto la società con un messaggio ai propri clienti. «A differenza di recenti attacchi ai retailer, non abbiamo visto alcuna attività di frode insolita relativa a questo incidente». «Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e di qualsiasi incertezza che questo possa causare. […] Gli attacchi come questi sono frustranti. Ci sono sempre lezioni da imparare e impareremo da questo e utilizzeremo tale conoscenza per rendere le nostre protezioni ancora più forti», sottolinea la banca.
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