La serie Nexus sembrava pronta a scomparire, sostituita da Android Silver; oggi però ci troviamo davanti ad una realtà ben diversa. Vediamo di fare il punto della situazione.
Con le dimissioni di Nikesh Arora, il progetto Android Silver è stato abbandonato e si è ritornati a lavorare sul Nexus 6. O meglio, Nexus 6 è stato il primo e scontato nome che è circolato sulla rete il quale poi è stato sostituito da Motorola Shamu, nome scoperto all’interno del codice AOSP da parte dei componenti di Android Police.
Il nome Shamu deriva da quello dell’orca assassina che ha vissuto per più tempo in cattività; quello che fa pensare ancora di più che si tratti del nome ufficiale del nuovo Nexus è il fatto che Google ha chiamato con nomi in codice anche i precedenti dispositivi della serie. Nexus 5 viene chiamato “hammerhead” ovvero martello, Nexus 4 ha la denominazione di “Mako” che è un tipo di squalo. Il Galaxy Nexus era chiamato “Tuna“, cioè tonno.
Con il nome di Shamu si richiama quindi un grande pesce, che potrebbe riferirsi al fatto che molto probabilmente il nuovo dispositivo di Google avrà un display da 5,9 pollici che lo renderebbe ufficialmente un vero e proprio “phablet“. Infine alcune fonti hanno parlato di una nuova denominazione: quella di Nexus X.
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Caratteristiche tecniche
Come tutti i Nexus, anche Nexus X sarà il primo telefono con l’ultima versione di Android puro, ovvero il famoso “L”. Essendo punto di riferimento software, lo sarà certamente anche a livello hardware; per questo troveremo certamente un ottima e potentissima componentistica. Si parla in particolare:
- Display da 5,9 pollici con risoluzione QuadHD da 1440 x 2560 pixel
- CPU Qualcomm Snapdragon 805 con frequenza di clock a oltre 2,7 Ghz
- Camera posteriore da 13 MP con stabilizzazione ottica
- Camera frontale da 2.1 MP
Quindi pochi fronzoli e pura potenza. Come il Nexus 5, anche il Nexus X non è indirizzato ai consumatori meno esperti e più esigenti, in relazione alle funzioni che ad esempio troviamo su Samsung e che servono essenzialmente per appensatire il SW e a far salire il prezzo. Basti pensare a sensori di impronte, cardiaci o UV di dubbia utilità.
Il display d’altro canto è molto grande, anzi esagerato. Probabilmente questa è una tattica di Google che sfrutta il target degli sviluppatori verso i quali è proposto il dispositivo, per incentivare l’espansione di questa tipologia di dispositivi. Non è da escludere la possibilità di vedere una seconda versione di Nexus con schermo da 5,2 pollici. Lo speriamo veramente tanto. Il desing probabilmente ci stupirà, in quanto Google per la sua serie lo modifica sempre.
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Focus sul processore
Il Nexus X dovrebbe essere il primo dispositivo insieme ad Note 4 ad essere equipaggiato con il processore Snapdragon 805 a 32bit. Si tratta di un componente di fascia altissima che si pone come l’ultimo e assoluto 32 bit, prima della scalata di Qualcomm nel mondo dei 64 bit. Avrà una frequenza di clock pari a 2,65 Ghz che grazie ad una sorta di “boost” può salire. L’architettura rimarrà la Krait 400 ma migliorano prestazioni e il consumo di energia, più contenuto. I benchmark mostrano soprattutto un miglioramento in single core e multi core.
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Audio
Dopo aver sentito l’audio non eccelso del Nexus 5 e del suo gemello G2, finalmente anche Google passa al doppio altoparlante, posto secondo le immagini leaked che sono state rilasciate, nella parte inferiore e superiore del dispositivo. Questa certamente è un’ottima notizia per gli amanti della musica, che può così essere ascoltata senza particolari perdite qualitative in ogni luogo grazie al “piccolo” Nexus.
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Motorola: nuove caratteristiche?
Come ormai è noto, sembra che il Nexus X avrà come costruttore Motorola. Proprio per questo sembra che il nuovo Google Phone sarà caratterizzato anche dalle nuove ed utili funzioni presenti ad esempio sul Moto X.
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Versione Android, prezzo e data di uscita
Abbiamo parlato di Android L in precedenza. Ma siamo sicuri che si chiamerà così? Certamente sarà una release rivoluzionaria, i possessori di Nexus 5 che l’hanno già potuto provare ne sono rimasti entusiasti. I principali cambiamenti riguardano l’introduzione del runtime ART e il supporto dell’architettura 64 bit.
Si dice però che la prossima release avrà come nome: Android 5.0 Limon Meringue Pie (LMP) che verrà probabilmente preferita a “Lollipop” che non ha ottenuto molto successo.
E’ difficile non essere entusiasti dell’uscita di Nexus 6; unica nota negativa, per alcuni, lo schermo eccessivamente grande come anticipato. In ogni caso le caratteristiche tecniche sono veramente al TOP. Per la data di uscita si parla di Ottobre, in particolare come per il predecessore si prevede il 31 ottobre, esattamente per Halloween. Ma non si ha ancora alcuna certezza.
Anche in questo caso come per il Nexus 5 molto probabilmente avrà un prezzo molto più conveniente rispetto alla concorrenza; un vero e proprio flagship killer. Si parla di 419€ per il 32GB e 449€ per il 64GB. Ovviamente sarà acquistabile inizialmente ed esclusivamente sul Google Play Store.
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