Samsung Electronics è cresciuta molto nell’ultimo anno ed è riuscita a piazzarsi nella classifica Best Global Brands 2014 di Interbrand al settimo posto, una posizione migliore rispetto allo scorso anno quando era ottava. Il suo marchio ha ora un valore di 45,5 miliardi di dollari e, anche se c’è chiaramente chi ha fatto di meglio, è indubbiamente questo un grandissimo risultato per la casa sudcoreana.
La classifica di Interbrand, denominata Best Global Brands 2014 (ovvero i migliori brand globali del 2014) conferma dunque la crescita di Samsung e del suo valore nel mercato; in un comunicato stampa, la casa produttrice afferma che «il rapporto ha riconosciuto la crescita globale del valore del brand Samsung attraverso iniziative di marketing creativo e una continua leadership di mercato in molte categorie di prodotto, inclusi gli smartphone, i televisori, gli apparecchi digitali e i dispositivi di memoria».
«Quest’anno Samsung sale di una posizione e ha registrato un valore del marchio pari a 45,5 miliardi di dollari nel 2014 che rappresenta un aumento del 15% rispetto allo scorso anno, dove il valore si attestava sui 39,6 miliardi di dollari. Samsung ha continuato a mostrare una crescita significativa del valore del brand», spiega la compagnia sudcoreana.
Samsung ha seguito una crescita significativa del valore del brand pari a più del doppio del tasso medio di crescita raggiunto dai top 100 brand del mondo nella classifica Best Global Brands, ovvero 7,4%. A far accrescere il valore del marchio Samsung sono stati soprattutto gli smartphone top di gamma della serie Samsung Galaxy S, i phablet Samsung Galaxy Note, i televisori – anche con le recenti novità a schermo curvo – e le nuove categorie di mercato in cui è entrata, ovvero gli indossabili, con i Samsung Gear e Samsung Gear VR.
Nello studio Best Global Brands, pubblicato appunto da Interbrand, la leader è Apple il cui valore del brand batte (e non di poco) quello di Google, che si piazza al secondo posto con 107 miliardi di dollari. Terza è Coca-Cola con 81 miliardi, quarta è IBM con 72 miliardi, quinta è Microsoft con 61 miliardi. Nessuna azienda italiana figura tra le prime cento, purtroppo.