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Primo Smartphone Android HTC Dream T-Mobile G1 [video recensione]

Qualche giorno fa Android ha compiuto 7 anni, ne abbiamo parlato in questo nostro articolo, ma oggi vogliamo tornare alle origini e mostrarvi il primo telefono Android realizzato con Android 1.5, scopriamo insieme il T-Mobile G1.

E’ un vero e proprio pezzo di storia l’ HTC Dream T-Mobile G1, ecco infatti  il primo telefono realizzato da Google con a bordo Android, ma prima un po di storia:

HTC Dream è un cellulare prodotto dalla compagnia HTC, e progettato insieme a Google. Questo cellulare è uscito per la prima volta negli Stati Uniti il 22 ottobre 2008 con il nome di T-Mobile G1. È stato il primo telefono commerciale a montare il sistema operativo Android. Ad aprile 2009 HTC ha dichiarato di averne venduto oltre 1 milione di unità. Il cellulare utilizza il sistema operativo Android (v1.0), dotato di schermo touchscreen da 3.2 pollici con risoluzione HVGA (320×480 pixel), una fotocamera da 3.2 megapixel con messa a fuoco automatica, bluetooth e una memoria interna di circa 200 MB espandibile con microSD fino a 16 GB. Inoltre visto che Google è il principale sviluppatore di Android, al suo interno ha già preinstallati diversi programmi di Google (ad es. Gmail, Calendar, YouTube, Google Maps, Google Talk e altri). Il cellulare gode di un’autonomia di 5 ore di chiamate e di 130 ore in standby. Htc Dream supporta le connessioni: HSDPA, WCDMA, GSM, GPRS, EDGE, Bluetooth 2.0 con EDR, Wi-Fi (IEEE 802.11 b/g).

La confezione di vendita è molto curata, all’ interno troviamo adesivi di T-Mobile, manualistica, un cavo usb per collegarlo al PC, un CD per il software e il classico caricatore da muro, la particolarità del G1

è che non è solo Touch, infatti abbiamo una tastiera fisica, e vari comandi con tasti fisici, come versione Android troviamo la 1.6 Donut che è l’ aggiornamento della 1.5 Cupcake , qui sotto ecco la nostra galleria fotografica:

Ed ora ecco la nostra video recensione del HTC Dream T-Mobile G1 ovvero il primo telefono Android della storia:

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Pubblicato da
Michele Sanchioni