Samsung Galaxy Note 4 è il phablet di riferimento per il mercato ed il vero top di gamma della casa coreana, vediamo come si comporta nella nostra prova.
La scelta di Samsung di rimanere sui 5,7 pollici come il modello precedente è stata secondo me una mossa più che azzeccata perché si sarebbe andati troppo oltre come avvenuto per il Nexus 6. Durante l’unboxing abbiamo visto il contenuto della confezione che non ha mostrato grandi sorprese.
Estetica, materiali e display.
Il form factor rimane quello riconoscibile dei phablet Samsung con decisi miglioramenti e anche alcune novità come l’utilizzo dell’alluminio per la cornice e la presenza di curve nella parte superiore e inferiore del device che gli conferiscono un maggior appeal.
Dimensioni e peso sono 153.5 x 78.6 x 8.5 mm e 176 grammi rispettivamente, conformi ad un phablet con un display da 5,7 pollici anche se leggermente maggiori del predecessore Note 3. Nella parte anteriore troviamo il tasto fisico e due tasti soft, come visto anche sull’S5, il tasto soft sinistro non rappresenta più il menù, ma il task manager; presenti anche sensore di luminosità, prossimità, led delle notifiche e una fotocamera da 3,7Mp.
Sul bordo destro troviamo il tasto di accensione/spegnimento e su quello sinistro il tasto del volume, nella parte inferiore sono presenti due microfoni, l’ingresso microUSB e la S Pen. Sul bordo superiore sono collocati il terzo microfono per l’attenuazione dei rumori, l’ingresso per il Jack audio da 3,5mm e la porta ad infrarossi.
Nella parte posteriore, infine, troviamo la fotocamera da 16Mp con flash a LED e il sensore del battito cardiaco, lo speaker di sistema e la cover in plastica che simula la pelle con una trama più ruvida di quella del Note 3.
Il display è un Super AMOLED QHD da 2560×1440 pixel con una densità di 515 ppi protetto da un Corning Gorilla Glass 3. Ottima visibilità alla luce del sole, colori che si possono modificare secondo i propri gusti e sensazione al tatto molto piacevole, cosa che non si riscontra spesso in altri device.
Hardware e software.
Il Galaxy Note 4 è dotato di un processore quad core (nella versione europea) Snapdragon 805 da 2,7GHz, la GPU è una Adreno 420, 3GB di RAM, 32GB di memoria interna di questi 7,36GB sono occupati dal sistema, per cui a disposizione dell’utente ve ne sono 24,64 espandibile con lo slot per microSD con capacità massima fino a 128GB.
La versione android è la 4.4.4 Kitkat, con aggiornamento sicuro a Lollipop, con interfaccia Touchwiz aggiornata come sull’S5 con molte applicazioni non caricate sul device, per fortuna aggiungerei, e che possono essere scaricate all’occorrenza dal Galaxy App.
Samsung per i suoi dispositivi più che sulle specifiche tecniche si concentra sull’aspetto del software e lo si può capire da quanto le sue versioni Android siano fortemente modificate e personalizzate, questo è un aspetto che a qualcuno non piace ed altri, invece, acquistano Samsung anche per questo. Naturalmente sui gusti non si discute, ma con la nuova versione della Touchwiz nella pagina delle impostazioni si trova un po’ di confusione, occorrerebbe una disposizione più razionale e sensata delle diverse, tante, voci presenti.
I vari aspetti del software presenti e che sono ormai un must per i dispositivi Samsung sono quelli legati alle gestures e il multiwindows, presente una utile modalità privata che si imposta per non far accedere ad altri ai vostri files e dati grazie all’inserimento di una password.
Presente il lettore di impronte digitali il cui funzionamento non è perfetto e utilizzarlo non è molto comodo quindi è molto più comodo inserire una password che va comunque inserita per utilizzare il sensore di impronte.
Anche la S Pen è ormai una caratteristica tipica dei Galaxy Note e non è cambiata molto rispetto a quella presente sul Note 3.
Per concludere parliamo di batteria, con una capacita di 3220 mAh, e della sua durata che è molto soddisfacente superando brillantemente la giornata di utilizzo. È possibile attivare la funzione di Risparmio Energetico e quella di Risparmio Energetico Avanzato. Nel primo caso si possono limitare alcune funzioni e nel secondo si ha la disattivazione di tutto e la grafica diventa bianco e nero.
Fotocamera e multimedia.
La fotocamera da 16Mp è, una delle cose migliori presenti sul Note 4, dotata di stabilizzatore ottico dell’immagine (OIS), gli scatti sono molto ottimi e le opzioni a disposizione moltissime con la possibilità di poterne scaricare altre. La risoluzione delle immagini è di 4608 x 3456 pixel quella dei video al massimo del 4k con possibilità di registrare con Movimento fluido e Movimento rapido al massimo in FullHD e Rallentatore in HD.
Presente l’HDR, Panorama, messa a fuoco selettiva (si sceglie l’oggetto della foto da mettere a fuoco), doppia foto (foto in foto) ed possibile variare manualmente alcune impostazioni come l’esposizione, ISO e bilanciamento bianco.
Le foto panoramiche con zoom al massimo presentano un leggero rumore di fondo, quasi perfette in tutte le altre condizioni, riesce a scattare foto anche al buio senza flash con una sovrapposizione di più immagini.
Prova fotografica:
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Prova video in UHD:
Prova video in QHD:
Prova video in FullHD:
La riproduzione di audio e video in qualunque formato non è un problema per il Note 4 che presenta lo speaker nella parte posteriore tornando alla configurazione del Note 2, questo comporta che se si poggia su una superficie il suono non è pulito e il volume cala nonostante la presenza di un piccolo rialzo presente in corrispondenza dello speaker.
Connettività, rete e browser.
Il Galaxy Note 4 supporta le reti GSM/GPRS/EDGE, UMTS/HSPA+ a 42Mbps ed LTE in Cat.4 (150/50). Presente il Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, Wi-Fi Direct, DLNA, Wi-Fi hotspot, NFC, porta infrarossi, Bluetooth 4.1 LE, GPS assistito, GLONASS, porta microUSB con supporto MHL 3.0, MTP, PTP e OTG. Presente il Download Booster, manca la radio FM.
Dotato di molti sensori quali accelerometro, giroscopio, bussola, barometro, sensore di movimento, contapassi e sensore per il battito cardiaco accanto al quale è anche presente un sensore UV e un sensore SpO2 in grado di misurare la concentrazione di ossigeno nel sangue.
Il browser web, oltre Chrome, è quello Samsung che con gli ultimi aggiornamenti somiglia sempre più al browser di Android stock. Con il doppio tap si ha l’adattamento della colonna e la possibilità del lettore in modalità desktop che permette di adattare il testo e ridimensionarlo a piacimento. Risulta leggermente scattoso durante lo scorrimento della pagina sui siti più pesanti.
Parte telefonica.
La qualità audio in capsula è ottima e medesima risulta anche per il nostro interlocutore, idem tramite le cuffie. La ricezione è buona, ma ha momenti in cui il segnale cala molto anche se non si perde mai del tutto. Presente la ricerca rapida in rubrica, la videochiamata, le notifiche popup e la black list.
SMS ed MMS sono quelli classici personalizzati da Samsung che opera in tal senso anche sulle mail, oltre a Gmail, è presente il client per caselle POP3, IMAP4 ed Exchange con visualizzazione dei messaggi HTML con pinch out e possibilità di vista suddivisa con device in orizzontale.
La tastiera presenta i numeri in prima funzione con possibilità di programmare il testo (già visto sull’S5), la scrittura tramite scorrimento, la tastiera flottante o ridotta per l’utilizzo con una sola mano e il riconoscimento delle scrittura tramite S Pen.
S Pen.
La S Pen è una caratteristica tipica dei Galaxy Note che con la quarta genrazione risulta ulteriormente migliorata grazie al supporto fino a 2048 livelli di pressione e all’applicazione S Note che offre nuove tipologie di penna: stilografica e calligrafica.
Le funzioni possibili con la S Pen sono talmente tante che occorrerebbe una recensione a parte e cercheremo di proporla tra qualche giorno se ci sarà possibile farlo.
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Conclusioni.
Samsung ha mantenuto le dimensioni del display da 5,7 pollici, le stesse di quelle del Note 3, ma nel complesso le dimensioni e il peso del Note 4 sono aumentate rispetto alla precedente generazione, probabilmente ha influito l’utilizzo dell’alluminio di cui è costituito il corpo del device.
Migliorata la S Pen e la fotocamera, sono state introdotte una serie di funzionalità utili all’utilizzo con una mano, qualcuna in più rispetto a quanto fatto con il Note 3. Non mi è piaciuta la scelta sul ridimensionamento della tastiera, con il Note 3 si ha la possibilità di scegliere quale si preferisce utilizzare, come dimensioni, in base alle esigenze, invece, per la tastiera del Note 4 la scelta è tra tastiera a dimensione massima e quella flottante oppure tra quella ridotta per l’utilizzo con una mano e quella flottante. La tastiera è una parte fondamentale di uno smartphone e quindi la sua usabilità è determinante per una positiva esperienza d’uso.
La fotocamera è sempre di altissimo livello sui top di gamma della casa coreana e anche in questo caso non si smentisce, l’interfaccia di utilizzo è stata molto semplificata.
La TouchWiz del Note 4, pur rimanendo fedele all’alta personalizzazione tipica dei prodotti Samsung ricorda molto da vicino la nuova versione Android 5.0 Lollipop (vedi il task manager, ma non solo), probabilmente il sistema operativo è pronto a ricevere tale aggiornamento in tempi relativamente brevi.
Rispetto al Note 3 non c’è stata una rivoluzione, dei miglioramenti certamente sia nel comparto hardware che in alcune funzioni software. Arrivato sul mercato italiano a 769€, prezzo eccessivo ma in linea con i top di gamma concorrenti, per fortuna la “svalutazione” è immediata per cui lo si trova già a prezzi più accettabili.