Secondo quanto pubblicato da Juniper Research, circa 1,6 miliardi di persone, ogni giorno, utilizzano il proprio smartphone/tablet per eseguire transazioni finanziarie. Queste includono, ad esempio, l’acquisto di un nuovo prodotto in internet, ma anche semplicemente l’effettuare un bonifico dal proprio ‘home banking’.
Del grandissimo numero di utenti, solo, e si fa per dire, 100 milioni hanno iniziato a sfruttare i pagamenti NFC. Per dovere di cronaca, prima di proseguire, è necessario ricordare che per riuscire a pagare senza fili, oltre che naturalmente un dispositivo con l’apposito chip, anche il negoziante deve aver attivato la medesima possibilità, acquistando a sua volta un macchinario dedicato (POS NFC).
La grande diffusione, per molti, è sopratutto merito di Apple che, con il proprio Apple Pay, sta avvicinando i miliardi di utenti della mela morsicata a questo nuovo mondo.
Se in America la situazione sta evolvendo, in Italia, invece, siamo ancora davvero all’età della pietra. Difficilmente possiamo immaginare di acquistare tramite NFC nei prossimi due anni, per riuscire ad osservare da vicino i primi risultati saranno necessari, almeno, 4-5 anni. Il motivo del rallentamento è sempre lo stesso, noi Italiani facciamo una grandissima fatica ad adeguarci ai cambiamenti e, a causa soprattutto della burocrazia, prima di ammodernarci sarà necessario attendere veramente moltissimo.
Per questo motivo, tranne in rare occasioni (ad esempio da Mc Donald’s tramite Vodafone Wallet), anche se disponete di uno smartphone con chip NFC, dovrete rassegnarvi; al momento non è una caratteristica che incrementa il valore del dispositivo.