Dal 2016 i nostri smartphone potranno essere ricaricati in 30 secondi, infatti la startup israeliana StoreDot ha mostrato un Samsung Galaxy S3 ricaricarsi appunto in soli 30 secondi, dando prova delle grandi potenzialità della tecnologia nanodots.
Già tempo fa la startup israeliana aveva attirato su di se le attenzioni appunto per la ricarica ultrarapida di una batteria per smartphone grazie alle potenzialità dei nanodots o peptidi, ovvero molecole costituite da catene di pochi amminoacidi capaci di creare proteine, ed è proprio l’ attivazione di questi peptidi permette di ricaricare molto rapidamente le batteria, circa 30 secondi poi dipenderà anche dal tipo di smartphone e capienza della batteria, ma di certo un tempo molto breve rispetto a quello delle batterie di oggi.
Al momento comunque i prototipi di queste batterie sono ingombranti e non sono per nulla adatti al mercato degli smartphone di oggi, ma c’è da dire che StoreDot è fiduciosa, infatti nei prossimi due anni gli studi saranno intensi e potranno lanciarsi sul mercato con i produttori di smartphone e tablet, infatti ci sono ancora problemi fisici oggettivi da dover risolvere, infatti oltre alle dimensioni bisogna aumentare anche il numero di cicli, infatti le batterie StoreDot
dovranno superare dei test e sopportare almeno 1500 ricariche per circa 3 anni medi di vita.Tutte belle parole, alla quale bisogna aggiungere fatti. Siamo più che certi che le grandi multinazionali abbiano avuto degli ottimi motivi per investire così tanti fondi in una simile startup, il che lascia sperare in una veridicità di tutte le dimostrazioni. La tempistica diventa adesso fondamentale, entro quella data ci saranno quasi 2 miliardi di possessori di smartphone ancora alle prese con i soliti problemi di autonomia. Ma non finisce qui, infatti la ricarica ultrarapida potrà avere tanti altri utilizzi, come ad esempio sul mercato delle auto, quindi non ci resta che aspettare due anni, che ne pensate?