Categorie: News

Facebook lancia il pulsante anti-bufala contro le notizie false

Facebook è inondato di notizie più o meno utili, ma anche di quelle false, le cosiddette bufale. Ora è possibile segnalarle con un apposito pulsante, ancora in fase di sperimentazione quindi non visibile a tutti.

Facebook è il social network più utilizzato, non solo da chi ama stare in contatto con amici e parenti, ma anche da coloro che vogliono trarre un profitto sfruttando il più famoso social network al mondo e capita, come accade in altri ambiti della vita, che ci sia chi voglia guadagnarci in modo illecito.

Facebook introduce il tasto anti-bufala.

Facebook non si fa mancare niente anche quando si tratta di bufale che possono essere di tipo goliardico e queste vanno più che bene (sperando che si capisca la differenza) e quelle che invece sono fatte appositamente per generare spam con reindirizzamenti a siti pieni di pubblicità molto spesso anche dannosa.

Per porre rimedio a tale situazione a Menlo Park hanno pensato bene di istituire un pulsante per segnalare se un dato post è una bufala o meno. Di tale pulsante si è già parlato la scorsa estate quando è stato proposto ad un gruppo di utenti.

Qualcuno potrebbe pensare che tale pulsante, che offre poi diverse possibilità di segnalazione, si possa utilizzare per segnalare anche notizie vere, ma scomode. Ovviamente prima di agire in qualunque modo tutte le notizie segnalate saranno vagliate da un team di “esperti”.

Potrebbe essere il tasto anti bufala una buona strada verso un social network, Facebook, meno affollato di “cattive” notizie? Difficile vista la massa enorme di frequentatori, parliamo di numeri a nove cifre in cui ci sarà sempre qualcuno, o più di qualcuno, che tenterà modi fraudolenti di guadagnarci però è da apprezzare il tentativo.

C’è chi è ancora in attesa del tasto “non mi piace” che però potrebbe essere usato in modo opportunistico e quindi sarà molto difficie, se non impossibile, si possa un giorno vedere implementato su Facebook.

Condividi
Pubblicato da
Gianni Fiore