Parrot, azienda leader nella produzione e commercializzazione dei droni, ha lanciato pochi mesi fa due droni pensati per l’utenza “casual”,ossia per tutti gli utenti che si affacciano per la prima volta al mondo dei droni e che quindi non vogliono spendere molto. Per questo motivo i due droni lanciati, Jumping Sumo e Rolling Spider, portano semplicità e divertimento a basso costo. Oggi vedremo nel dettaglio Jumping Sumo.
Jumping Sumo non è un drone volante ma “saltellante”. La particolarità di questo piccolo drone è infatti la possibilità di saltare fino ad 80 cm in altezza.
Dopo un rapido unboxing, dove troviamo drone, stickers colorati, cavo usb per la ricarica, batteria e gommine, possiamo immediatamente accendere il Jumping Sumo e collegarci alla sua rete Wi-Fi.
Fatto ciò, possiamo avviare l’app dedicata (per Android ed iOS) ed attendere qualche secondo prima di essere completamente operativi. L’app purtroppo non è il massimo e spesso, soprattutto con Lollipop, ho notato qualche disconnessione ed impuntamento durante l’utilizzo, oltre ad una lentezza non indifferente nella connessione.
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L’app ha anche alcuni punti di forza molto interessanti. Oltre alla possibilità di collegarsi live alla videocamera del drone e guidarlo è possibile scattare foto, registrare video (collegando una memoria esterna, non il massimo della comodità) ma soprattutto pre-impostare un percorso. Questa funzione permette di creare veri e propri itinerari in quanto oltre ad impostare un cambio di velocità, la direzione o eventuali salti, possiamo aggiungere piccoli trick ed animazioni (trottola, tocco indietro…).
Tornando all’interfaccia di guida, troviamo a sinistra l’acceleratore/retromarcia, a destra una croce per girare di 90 o 180° (in senso orario o antiorario) con vicino il tastino per il “ribaltamento” che fa girare il corpo del drone di 180° verso l’alto e permette anche un cambio di prospettiva della videocamera, in alto al centro abbiamo il menù a tendina con tutte le animazioni e sulla destra tasti per foto e video (questo su smartphone; su tablet la situazione è leggermente diversa. Come dicevo, registrare foto e video non è il massimo non tanto per la qualità quanto per l’impossibilità di collegare con facilità una memoria esterna (servirebbe un cavo OTG con una pen-drive penzolante o una soluzione simile).
Queste sono le principali funzionalità di Parrot Jumping Sumo. Parliamo adesso di esperienza d’uso, integrando qualche parere ai commenti già fatti.
Il drone di per se ha delle caratteristiche veramente interessanti e più viene utilizzato più il divertimento cresce. Almeno inizialmente infatti, i controlli non sono semplicissimi, soprattutto le curve gestite tramite inclinazione del device. Questa è solo questione di abitudine. Non è abitudine l’app dedicata “freeflight 3” che non renderà più facile l’utilizzo del drone dati i già citati problemi di connessione ma che, tutto sommato, non influisce negativamente sulla guida vera e propria.
Tutto questo è abbastanza marginale poichè il vero problema è la durata della batteria. Tenete presente che ogni salto vi ruberà qualcosa come il 7/8 % di batteria, non permettendovi un utilizzo medio superiore al quarto d’ora. Certo la ricarica è rapida, ma dovrete comunque smettere di giocare per collegare il dispositivo alla presa elettrica. Il problema non è nemmeno risolvibile comprando una seconda batteria poiché la ricarica deve passare attraverso il drone, ergo una volta scaricata anche la seconda batteria dovrete obbligatoriamente smettere di giocare.
Il prezzo attuale di 150€ potrebbe essere un buon input per entrare nel mondo dei droni dato che il costo dei più evoluti (e nemmeno così tanto) supera le 300€. Parrot Jumping Sumo potrebbe quindi fare al caso vostro e potrebbe essere il regalo perfetto per bambini ma anche, e soprattutto, per adulti.
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