Xiaomi tech ha presentato ieri i suoi nuovi phablet, il Mi Note e il Mi Note Pro, con cui vuole battere le vendite dell’iPhone 6 Plus.
Ad essere in pericolo non è solo Apple, in realtà anche i produttori Android si sentono minacciati e primo fra tutti Samsung che ha i Galaxy Note nella stessa classe di mercato.
Xiaomi sfida Apple e Samsung.
Durante la presentazione dei nuovi Mi Note il CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha messo ben in chiaro che i nuovi prodotti lanciati dalla casa cinese intendono andare a rompere le uova nel paniere della californiana Apple entrando nella stessa fascia di mercato (per dimensioni del display) dell’iPhone 6 Plus.
Lei Jun ha espressamente dichiarato «Supereremo le vendite dell’iPhone» durante la conferenza per al presentazione dei nuovi prodotti Xiaomi con un più che evidente obiettivo di scalzare il primato delle vendite dell’iPhone 6 Plus nel mercato cinese.
A preoccuparsi, però, non dovrebbe essere solo Apple, ma anche, e forse ancor di più, Samsung che ha i suoi famosi Galaxy Note con caratteristiche molto simili ai Mi Note, anche i nomi sono praticamente identici.
Il Mi Note è caratterizzato da un display da 5,7 pollici FullHD, 3GB di RAM, una fotocamera da 13MP e una batteria da 3000mAh, (le stesse caratteristiche del Galaxy Note 3) e come dichiarato dalla stessa Xiaomi, è «più leggero e più sottile (6,95mm) dell’iPhone».
Prezzi dei due modelli.
Il modello da 16GB ha un prezzo di vendita di 371 dollari, meno della metà dell’iPhone 6 Plus, occorrono 450$ per il modello da 64GB. Il prezzo del modello Pro, invece, sale fino ai 520$, ma in questo caso lo schermo è QHD (1.440 x 2.560 pixel), mentre il processore è un octa core Qualcomm Snapdragon 810 a 64 bit con GPU Adreno 430, con 4 GB di RAM, 64 GB di memoria interna e connettività LTE Cat. 9 a 450 Mbps (simile al Galaxy Note 4 e probabilmente al Gaaxy S6).
Sfonderanno in Europa?
Nell’estetica i Mi Note sono chiaramente ispirati agli iPhone con le dimensioni tipiche dei Galaxy Note, per fortuna il software è originale e grazie all’ex di Google Hugo Barra. Xiaomi è il primo produttore di smartphone in Cina e non è difficile poterne acquistare uno anche in Europa, Italia compresa, quanto poi riuscirà a penetrare il nostro mercato resta un fatto tutto da valutare in quanto, ad esempio, i prezzi che in genere si trasformano in rapporto 1:1 non sono poi così bassi e se Xiaomi vuole vendere con basi europee di certo aumenteranno a causa del diverso sistema di tasse a cui sono soggette le aziende soprattutto in Italia.
Se invece le vendite rimarranno relegate al paese di origine difficile che i Mi Note e Xiaomi possano avere grande fortuna in occidente se non per quei patiti della tecnologia che conoscono il marchio.