Android 5.0 Lollipop non è ancora presente sui dispositivi, a parte i Nexus e qualche altro, e non compare nell’elenco delle versioni utilizzate rilasciato da Google.
Come ogni mese Google fornisce i dati della diffusione del proprio sistema operativo e se una delle versioni non raggiunge lo 0,1% di diffusione non compare nell’elenco come abbiamo avuto modo di vedere già qualche giorno fa.
Lollipop: nessuno lo ama.
Per quale motivo i produttori non aggiornano ancora ad Android Lollipop, quanto meno i loro top di gamma? La risposta immediata è che preferiscono vendere nuovi device e quindi la motivazione è da ricercare nel marketing, ma questa è solo una motivazione superficiale o se vogliamo solo una motivazione.
In realtà il problema è ben più ampio e lo si capisce subito se si raffrontano i dati dello stesso periodo di tempo dell’aggiornamento dello scorso anno a Kitkat che ha toccato quota 1,1%. Da questo dato si capisce che, forse, i motivi del ritardo sono altri.
Abbiamo avuto modo di apprezzare alcune delle novità portate da Lollipop già nel mese di giugno del 2014 per poi mettere le mani sulla versione definitiva a partire da novembre e di certo i Material Design fa il suo effetto, ma come sappiamo i problemi non sono mancati e Google è corsa ai ripari con due bug fix portando la versione di Lollipop alla 5.0.2, ovviamente su quei pochi device che sono stati aggiornati.
Quindi per rispondere alla domanda iniziale è probabile che nessuno ami Lollipop, con nessuno riferito ai produttori che devono aggiornare e che, è evidente, si stiano prendendo molto più tempo del solito per aggiornare i propri dispositivi.
Il problema è dovuto alla presenza di bug o ci sono anche altri motivi che non conosciamo? È fuor di dubbio che a mancare all’appello sono i dispositivi più diffusi, che ci piaccia o meno, cioè i Samsung. L’azienda sudcoreana ha rilasciato Lollipop per l’S5 solo in un paio di paesi europei cosa già questa abbastanza strana visto che il primo a ricevere l’aggiornamento doveva essere il Galaxy Note 4 secondo le dichiarazioni di Samsung stessa.
I rapporti tra Samsung e Google non ci sono noti e i diretti interessati non ci diranno mai e poi mai la verità, voglio solo ricordare che al CES di Las Vegas Samsung ha fatto vedere in modo evidente quanto ci tenga a spingere il suo sistema operativo, Tizen, sugli Smart TV (per ora). Che ci siano tali motivazioni nel ritardo dell’aggiornamento? Non credo, ma è qualcosa su cui riflettere.
Certo non esiste solo Samsung, gli altri produttori, però, non sono da meno e, per fare un esempio, lo scorso anno Sony aggiornò in tempi record i propri smartphone della serie Xperia a Kitkat e oggi, dopo due mesi dal rilascio ufficiale dei sorgenti, non si hanno ancora notizie sul’aggiornamento a Lollipop.
Chiudo con una considerazione che probabilmente avranno fatto in molti, perché rilasciare un aggiornamento, in questo caso Lollipop, se è ancora tanto instabile. La domanda è lecita, ma è altrettanto lecito pensare (e capire) che per quanto si possa testare un update non si potrà mai avere l’assoluta certezza della sua stabilità, soprattutto quando il SO deve funzionare su migliaia di dispositivi.
Al momento nessuno ama Lollipop.