Il sogno di realizzare robot asserviti agli esseri umani è qualcosa che si può ricercare indietro nel tempo, è del 1950 Io, Robot di Isaac Asimov a cui è ispirato il film dei giorni nostri con Will Smith.
Ora sembra non essere più solo fantascienza e presto potremo entrare in casa dei nostri parenti più anziani e trovare un Robot che sbriga le faccende di casa oppure raccoglie da terra qualcosa che è caduto alla persona anziana alleviandola da questi compiti.
I robot non sono certo una novità sono impiegati nelle industrie da anni, ma quello di cui parliamo non è il braccio meccanico destinato a realizzare sempre gli stessi movimenti, ma di un vera e propria macchina dall’aspetto “umano” con articolazioni e un aspetto «rassicurante e piacevole» che sarà anche un «mezzo di comunicazione come lo sono gli smartphone» spiega Giorgio Metta, direttore della iCub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova.
La realizzazione dei robot allo stato attuale ha un limite legato solo al costo che si aggira intorno ai 250.000€, costo fuori mercato per cui il compito dell’Iit è quello di progettare componenti che possano essere realizzate su larga scala e a costi contenuti. Metta vorrebbe arrivare ad un costo di 10.000€ per Robot che poi diventerà sempre più accessibile con l’affinamento dei processi industriali, la diffusione e l’utilizzo di materiali economici.
Il lavoro dell’Iit dovrebbe concludersi in un anno e mezzo per cui i robot domestici che prenderanno il posto di badanti e dame di compagnia sono molto vicini ad entrare nelle nostre case.