Qualcomm nell’ultimo periodo deve affrontare un serio problema di surriscaldamento della sua CPU Snapdragon 810 che dovrebbe alimentare i principali top di gamma del 2015. L’azienda sta affrontando questa problematica per consentire a Samsung di utilizzare il processore sul suo Galaxy S6.Il Qualcomm Snapdragon 810 sarà il protagonista del nuovo anno e andrà ad alimentare i migliori dispositivi, ma il produttore in questa fase iniziale sta tentando di risolvere un problema di surriscaldamento evidenziato da Samsung e causato dalla gestione non efficiente da parte dell’architettura big.LITTLE dei singoli core. L’azienda sudcoreana infatti ha deciso di utilizzare sul suo prossimo top di gamma lo Snapdragon 810 solo sul 10 % delle unità prodotte mentre la maggior parte dei dispositivi verrà alimentata da un Exynos.
Qualcomm modifica lo Snapdragon 810 per consentire a Samsung di utilizzarlo
Qualcomm sta riprogettando il suo processore per cercare di ridurre le emissioni di calore e tenta di trovare una soluzione entro Marzo per consentire a Samsung di utilizzarlo sui suoi smartphone.
Il primo produttore ad utilizzare uno Snapdragon 810 è stato LG con il suo G Flex 2, e in merito alla questione del surriscaldamento ha dichiarato che questo problema generalmente non è solo determinato dalla CPU ma incide notevolmente anche il modo in cui un dispositivo è progettato per dissipare il calore, sul Flex 2 infatti i livelli sono rimasti ottimali.
Vedremo se Qualcomm riuscirà ad apportare le modifiche necessarie allo Snapdragon 810 per consentire a Samsung di utilizzarlo, ma secondo gli analisti l’azienda sudcoreana potrebbe cogliere questa opportunità per arrivare a una distribuzione più ampia del suo processore Exynos applicandolo quindi alla maggior parte delle unità prodotte.
Secondo voi l’utilizzo di un processore proprietario inciderà positivamente o negativamente sulle vendite del Samsung Galaxy S6?