Raspberry PI è un concentrato di tecnologia in una scheda grande come una carta di credito. Integra processore, scheda audio, video e l’indispensabile per costruire un minuscolo computer.
Un computer grande quanto una carta di credito che costa solo 33 euro. Potrebbe sembrare la trovata pubblicitaria per attirare l’attenzione di qualche ingenuo, ma non è così. Raspberry Pi esiste ed è in vendita. Stiamo parlando di un calcolatore concentrato in una sola scheda elettronica, quello che in gergo viene chiamato single-board computer e sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation (www.raspberrypi.org/).
Non si tratta in realtà di un computer come quelli che troviamo sugli scaffali dei centri commerciali, con tutti gli accessori e con l’ultima versione di Windows già installata, dove basta premere il tasto di accensione per essere pronti a navigare, scrivere e giocare. Raspberry è il componente base sul quale possiamo sviluppare la nostra fantasia per creare un computer altamente personalizzato. Certo, non si tratterà di una macchina superveloce, fatta per giochi 3D e programmi di montaggio video.
Tuttavia, se quello che ci interessa realmente è navigare su Internet, ascoltare musica, vedere film, scambiare qualche messaggio di posta elettronica e scrivere testi e archiviare dati, questa può essere un’ottima soluzione. Raspberry, con le sue apparentemente limitate caratteristiche hardware, è in grado di svolgere una quantità davvero incredibile di funzioni.
Perché usare Raspberry Pi
Il vero scopo di questo piccolo computer è fornire un mezzo economico per imparare l’arte della programmazione e nello stesso tempo sviluppare progetti nelle più diverse direzioni. Uno dei migliori utilizzi per Raspberry Pi, per esempio, è quello di impiegarlo come macchina sempre accesa e senza monitor per scaricare file torrent. Considerate le sue dimensioni, possiamo mettere il piccolo computer in un angolo e lasciare che si occupi dei nostri download 24 ore su 24. Oppure possiamo creare un Web server, in casa o in ufficio, con il quale sviluppare e sperimentare la costruzione di un sito Web prima di metterlo Online.
O ancora, possiamo utilizzarlo per condividere la nostra musica preferita con tutti i nostri dispositivi (smartphone e tablet) trasformando il Raspberry Pi in un eccellente server multimediale. Non importa se i brani sono memorizzati in qualche disco locale o se arrivano direttamente da un servizio di streaming online come i celebri Spotify o Google Music. Non solo, possiamo anche decidere di controllare il server da remoto con un altro computer o addirittura tramite un dispositivo mobile.
Sistema operativo
C’è una cosa che dobbiamo chiarire subito: con questa scheda non costruiamo un computer con Windows 8. Raspberry è un progetto Open Source e di conseguenza si basa su una distribuzione Linux creata ad hoc: Raspbian. Come buona parte delle distribuzioni Linux di ultima generazione, anche Raspbian usa un’interfaccia grafica che ricorda molto da vicino il familiare desktop di Windows, c’è persino l’equivalente del tasto Start tanto rimpianto da chi usa Windows 8.
La grafica però è essenziale, le risorse sono poche e quindi tutto è ottimizzato. Non ci sono ombre inutili, trasparenze o effetti 3D belli ma affamati di risorse. L’ambiente desktop di Raspbian si chiama LXDE, che sta per Lightweight Xll Desktop Environment, ma possiamo anche cambiarlo scegliendo una delle tante alternative disponibili.
Cosa mi serve
Con Raspberry non abbiamo la “pappa pronta” e, prima di metterci al lavoro, dobbiamo procurarci un po’ di accessori. Primo fra tutti un hub USB che ci permetta di collegare vari dispositivi all’unica porta USB o una delle due a seconda della versione. Primi fra tutti mouse e tastiera, ma anche un disco esterno 0 una scheda di rete wireless.
E necessario anche un convertitore HDMI-DVI, per connettere un monitor LCD con risoluzione di 1440×900 pixel, e infine una scheda di memoria SD da 2GB che servirà da memoria di massa.
I vantaggi di Raspberry
La punta di diamante di Raspberry è sicuramente il prezzo alla portata di tutti: 35 dollari per la versione Full, 25 dollari per la versione senza porta Ethernet, con la metà della RAM e con una sola porta USB. L’ingombro è incredibilmente ridotto, pari a quello di una carta di credito, anche se vanno aggiunti alcuni millimetri a causa dei connettori che aumentano le dimensioni totali. Questa scheda lavora a temperature basse, il che significa che non ha bisogno di noiose ventole di raffreddamento o dissipatori passivi: quindi massima silenziosità e un assorbimento di corrente molto contenuto. L’alimentazione della scheda è affidata a un connettore micro USB: quello che ormai in Europa utilizzano i caricabatterie dei cellulari di nuova generazione.
Il sito web di riferimento per Raspberry Pi è www.raspberrypi.org da cui possiamo accedere all’area shop per acquistare uno dei modelli in vendita. E però possibile comprare la scheda anche tramite Amazon o eBay. Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e cominciare a sperimentare!