Gli smartphone ormai sono l’elemento indispensabile nella vita della maggior parte delle persone, le loro funzionalità hanno completato e facilitato molte attività quotidiane ma secondo uno studio ci sarebbe un’eccessivo affidamento alla tecnologia che renderebbe più pigra l’attività analitica della mente.Gli smartphone oggi sono lo strumento utilizzato dagli utenti per condividere pensieri e trovare soluzioni rapide a varie situazioni che si possono verificare nel corso delle attività quotidiane ma tutto questo determina una riduzione del pensiero analitico facilitando l’attività cognitiva faticosa.
Gli smartphone rendono pigra la nostra mente?
Un recente studio pubblicato da Human Behavior sostiene:
“La nostra considerazione prevede che le persone che sono relativamente meno disponibili e / o in grado di coinvolgere i processi di ragionamento che richiedono uno sforzo possano facilitare il processo utilizzando internet dal loro smartphone. La gente di solito rinuncia al pensiero analitico più faticoso a favore dell’intuizione veloce e facile che suggerisce che gli individui utilizzano i loro smartphone che pensano al posto loro.”
Alcuni dati sostengono che nel 2016 il numero di utenti che avrà uno smartphone supererà i due miliardi ( un quarto della popolazione mondiale). Un numero che crescerà in maniera esponenziale arrivando a 2.56 miliardi nel 2018. L’aumento principale si dovrebbe registrare in Cina dove attualmente ci sono 500 milioni di utenti possessori di smartphone e che tra tre anni potrebbero superare i 700 milioni.
Uno studio che fa riflettere. Basta pensare a com’è cambiata la nostra vita prima e dopo l’acquisto di uno smartphone. Molte attività sono state sostituite da esso che come viene dichiarato dai ricercatori è diventato la “mente estesa” dell’individuo. La nostra attività cognitiva è destinata a diventare sempre più pigra?