Energia prodotta dai bambini nel parco giochi della Empower Playgrounds, società no-profit, per illuminare le notti ghanesi.
In Africa sono tante le cose che mancano e tra queste l’energia elettrica che ora può essere prodotta dal parco giochi realizzato da Empower Playgrounds. I giochi come l’altalena generano un movimento rotatorio cioè energia cinetica che viene trasformato in energia elettrica mediante delle turbine a cui i giochi del parco sono collegate.
In questo modo si riesce a generare energia sufficiente a ricaricare delle lampade portatili a risparmio energetico che i bambini possono portare a casa e utilizzare la sera per studiare. Al momento come l’isola di Pediatorkope in Ghana anche altre 42 scuole sfruttano lo stesso principio per alimentare le fonti di energia
elettrica.Sul sito della società Empower Playgrounds è anche possibile fare delle donazioni con le quali aiutare l’azienda no-profit: “Il nostro obiettivo non è guadagnare soldi o fare profitti ma abbiamo bisogno di soldi per rendere il sistema e il progetto sostenibili” ha spiegato George Thompson, project manager dell’Ong.
Ora nell’isola ghanese di Pediatorkope il divertimento dei bambini serve più che al “solo” scopo ludico, giocare con altalene e giostrine aiuta loro e le loro famiglie ad avere energia per alimentare le torce elettriche. Sarebbe molto utile anche sfruttare il sole, che in Africa di certo non manca, con dei pannelli solari che possono fornire energia e accumulare quella in eccesso, speriamo che Empower Playgrounds o un’altra Ong ci pensi e si adoperi in tal senso.