Oggi torniamo a parlare di uno degli uomini che hanno fatto la storia in ambito scientifico: Steve Jobs.
Nonostante sia stato il fondatore ed amministratore dell’Apple fino al 2011, acerrima nemica del robottino verde, non si può riconoscere che sia stato un grande uomo. Tale appellativo glielo si attribuisce non solo per le sue invenzioni, ma anche per il suo modo di comportarsi. Siamo qui, oggi, a parlare di lui proprio per quest’ultima cosa, per un grande gesto che fece nei confronti dell’amico e collega Tim Cook.
Come ben sapete, Steve Jobs morì a causa di una malattia, una rara forma di tumore maligno al pancreas. E secondo quanto dichiarato nel libro “Becoming Steve Jobs“, scritto a quattro mani da Rick Tetzeli e Brent Schlender, Tim Cook, dopo essere venuto a conoscenza della malattia che affliggeva l’amico ed essere risultato compatibile di gruppo sanguigno, si offrì per donare il suo fegato. A tale proposta, Steve rifiutò senza pensarci due volte: non avrebbe mai accettato una cosa del genere, nemmeno se il trapianto gli avesse salvato la vita. Tim Cook ha dichiarato di aver visto urlare Steve contro di lui poche volte in 13 anni di collaborazione, e quella volta fu una di quelle.
Solo dopo sei anni dall’aver scoperto la sua malattia, Steve Jobs ebbe effettivamente un trapianto al fegato. Ma evidentemente fu troppo tardi: egli morì nel 2011, a soli 56 anni.