Nella giornata di ieri il colosso dei social network ha annunciato una nuova feature per il suo Facebook Messenger che permetterà di inviare e ricevere pagamenti in modo rapido e sicuro. L’aggiornamento per ora è esclusivo degli Stati Uniti, ma potrebbe ben presto arrivare in tutto il mondo sia su desktop che su dispositivi Android e iOs.
Tutto quello che serve è inserire le informazioni sulla propria carta di debito nelle impostazioni sui pagamenti di Facebook Messenger e cliccare sul simbolo a forma di dollaro ($) presente sulla barra sopra la tastiera. Inserendo la quantità di denaro desiderata, l’utente invierà facilmente del denaro al contatto scelto, che potrà scegliere se riceverlo. Come i depositi bancari, i pagamenti possono richiedere fino a 3 giorni lavorativi per poter andare in porto. Se l’utente che riceve il pagamento non ha ancora aggiornato la sezione dei pagamenti inserendo le proprie credenziali, il denaro resterà bloccato fino al completamento di quelle impostazioni.
Facebook Messenger permette ora di inviare pagamenti ai propri contatti
Per adesso Facebook Messenger supporta solo le carte di debito e non di credito, una decisione fatta per minimizzare le frodi ed evitare commissioni. Con questa nuova feature per i pagamenti, Facebook punta esclusivamente a far restare gli utenti sul proprio social network sul lungo periodo. Recenti sondaggi effettuati negli Stati Uniti mostrano come gli adulti spendano in media 21 minuti su Facebook – l’equivalente del 6% del tempo che passano online. Con questa nuova feature l’azienda punta a far aumentare questi numeri.
Questa mossa ha un senso, considerato come i sistemi di pagamento online stiano prendendo sempre più piede al giorno d’oggi. Forrester Research stima che i pagamenti mobili si triplicheranno nel corso degli anni, passando dai 52 miliardi dello scorso anno ai 142 miliardi nel 2019. Entrare in questo contesto è sembrata una cosa ovvia per Facebook, che ha visto in Facebook Messenger una alternativa allettante con i suoi 745 milioni di utenti attivi tra smartphone e tablet. Per ora il tutto è relegato negli Stati Uniti, ma non mancheremo di aggiornarvi su eventuali novità anche per il resto del mondo.