Tutto sarebbe nato da un’inchiesta aperta da The guardian, secondo la quale la russia avrebbe pagato gli impiegati del settore web, quali blogghers, ma anche troller per esaltare gli aspetti dello YotaPhone 2 e analogamente screditare la concorrenza.
Si sa, il marketing è ciò che “tira avanti la baracca” per le aziende impiegate nel campo mobile, un settore in cui la concorrenza è spietata e dove ovviamente i produttori attuano spesso pratiche non proprio corrette per averla vinta sulla concorrenza.
Yota, produttore di YotaPhone 2 secondo questa inchiesta avrebbe fatto uso di queste pratiche assumendo blogghers in modo da esaltare la russia, putin, screditare gli USA e ovviamente, esaltare quanto YotaPhone sia migliore della concorrenza.
Nell’inchiesta non mancano i riferimenti ai troll, oltre che ai blogghers, i quali hanno avuto l’importante incarico di bombardare i siti web dedicati alle reviews, di commenti positivi sullo YotaPhone e ovviamente, di commenti negativi nei riguardi della concorrenza al fine di spingere un eventuale consumatore ad acquistare lo smartphone russo.
L’operazione, scrive the guardian, sarebbe stata così “raffinata” che gli stessi ideatori avrebbero messo su persino siti web creati ad-hoc per raggiungere i suoi scopi, insomma, se tutto ciò si rivelasse effettivamente vero, sarebbe una vera e propria gatta da pelare per YotaPhone la quale certamente non vedrà la sua immagine uscire indenne da tali accuse, sopratutto considerando il fatto che il governo russo possiede parte dell’azienda e che quindi trae profitti dai suoi utili!
Come potete immaginare Yota