Come sappiamo Google è al centro di tantissime vicende e guai giudiziari legati all’antitrust, scatenati principalmente da una causa collettiva tra i suoi utenti che etichettavano Google come l’azienda delle pratiche anticoncorrenziali.
Come potete immaginare, le accuse di pratiche anticoncorrenziali hanno attirato l’attenzione del’antitrust il quale ha portato Google in tribunale come imputato e dall’altro lato, i consumatori come “vittime” delle pratiche sleali di Google.
Tutto sembrava far pensare che Google avrebbe ricevuto la madre di tutte le condanne, a cominciare dal fatto che tra le accuse vi erano i prezzi di Google Play, i quali come potete immaginare, non possono essere contrastati in modo efficiente dalla concorrenza (la quale non gode della stessa visibilità) e che quindi, sono molto a sfavore di Google.
Ovviamente, questa era una delle accuse più vaghe e campate in aria rivolte a Google
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