La prima offerta di abbonamenti premium di Youtube è quasi pronta ed a breve potrebbe essere lanciata sul mercato.
Il famoso sito di streaming online non diventerà totalmente a pagamento ma, la visione di molti contenuti sarà limitata ed in alcuni casi offerta solo ai possessori di abbonamenti.
Per avere accesso completo a tutti i servizi, Google dovrebbe chiedere intorno ai 10 dollari al mese ma, il gigante di Mountain View ha pensato anche di creare mini sottoscrizioni premium. Ad esempio i canali per bambini verranno raccolti in determinati pacchetti meno costosi.
Finora Youtube ha solo sperimentato in beta (e su invito) l’abbonamento Key-Music che, al costo di 7.99 dollari, da accesso a tutti i canali di musica.
Ma i vantaggi di un servizio a pagamento quali sono? Per rispondere alla domanda bisogna guardare i differenti punti di vista:
- Utilizzatori: gli utenti premium non avranno più da lottare con i fastidiosi annunci pubblicitari che si presentano prima della visione di ogni video. Inoltre potranno scaricare contenuti dal sito per vederli offline sui dispositivi mobili (opportunità peraltro che già è offerta da numerosissime applicazioni Android!)
- Gestori di canali: per gli “youtubers” potrebbe essere la svolta. Oltre ai guadagni pubblicitari (che al momento si aggirano intorno al 55% del totale degli ads visualizzati sul proprio canale) dovrebbero ricevere anche una quota degli abbonamenti premium in base al tempo che l’utente dedica a guardare i loro video. Non è tutto, i gestori potranno anche decidere che alcuni contenuti pubblicati debbano essere disponibili solo per le sottoscrizioni a pagamento.
- Youtube: la molla che ha spinto Google a decidere la creazione di abbonamenti a pagamento pare non essere solo l’aumento di guadagno ma anche, e soprattutto, la concorrenza. Molti “Youtubers”infatti pare si siano guardati intorno cercando siti che gli permettessero di ricevere più introiti per i loro contenuti e pare che le loro lamentele siano state ascoltate. Il sito Vessel (concorrente di Youtube) ha infatti creato un abbonamento premium proprio per invitare i V-logger del sito di Google a passare sulla loro piattaforma più proficua e soddisfacente dal punto di vista economico.
Spiegate le ragioni, adesso bisogna vedere se saranno tutti felici della scelta di Youtube soprattutto considerando che gli “youtubers” sono obbligati ad aderire all’iniziativa se non vogliono vedere i loro contenuti diventare privati ed inaccessibili al pubblico.
Il gigante di Mountain View non lascia quindi molta scelta quindi: o dentro o fuori.
Sotto è possibile leggere la lettere che Youtube ha indirizzato ai suoi gestori di canali per comunicare la novità.