Della serie “non si butta niente” è il progetto green avviato recentemente a Catania, che ha lo scopo di trasformare gli scarti delle arance, rimanenti dalla loro lavorazione, in energia elettrica.
Il progetto, chiamato “Energia dagli agrumi” ha coinvolto diversi enti importanti come il “Distretto agrumi della Sicilia”, l’Università della Catania, la società cooperativa Empedocle e la nota Coca Cola (quest’ultimo è un finanziatore non vincolato).
Il fine del progetto è interessante e relativamente semplice: l’idea è quella di trasformare tutto ciò che rimane dalla spremitura delle arance (bucce, semi e pellicola bianca) in un biogas, dal quale poi ricavare energia elettrica. Secondo uno studio fatto a riguardo, sono sufficienti 500 metri cubi di biogas (che possono essere trasformati in un megawatt di energia) per illuminare un quartiere. Dunque una serie di impianti sistemati in tutta la regione potrebbero dare una mano non indifferente all’economia della Sicilia, la quale già è basata sulla produzione e lavorazione di agrumi.
I vantaggi sono notevoli se consideriamo che, solo per smaltire gli scarti in questione (circa 340 mila tonnellate annue), occorrono 10 milioni di euro. Solo una minima parte dei residui delle arance viene utilizzata come mangime per gli animali o nutrienti per i campi.
Voi cosa ne pensate di quest’iniziativa della regione Sicilia?