Google ha appena rinnovato, il suo servizio di localizzazione dei propri device attraverso la home page del motore di ricerca.
Il servizio per chi non lo conoscesse, già disponibile anche in Italia, ed è di semplicissimo utilizzo. Basta andare nella sezione “gestione dispositivi” della vostra personale dove, dal menu a tendina, potrete scegliere uno dei device che avete collegato al vostro account Google. Una volta identificato lo smartphone, il tablet o lo smartwatch potrete serenamente decidere se farlo squillare, riconoscere la posizione, bloccarlo o cancellare ogni dato presente.
La novità di questi giorni che speriamo arrivi presto anche in Italia è che basterà digitare “find my phone” nella barra di ricerca perché si apra una scheda dedicata ai propri dispositivi, proprio come se fosse una ricerca sul web.
Molti produttori hanno già provveduto a fornire questo tipo di servizio per i possessori dei propri device. Io ho avuto modo di sperimentare sia quello di Samsung che quello di Sony e devo ammettere che funzionano benissimo.
Per chi non lo conoscesse, il servizio di Google non ha quasi nulla da invidiare alle altre soluzioni per localizzare il dispositivo. Soprattutto, è disponibile anche per tutte le marche di device che al momento non annoverano la possibilità di recuperare il proprio dispositivo in caso di smarrimento.
In più Google ha aggiornato anche l’applicazione “gestione dispositivi Android” che già permetteva direttamente da smartphone e tablet di recuperare i propri dispositivi persi e dovrebbe ora funzionare meglio.
I problemi al momento però ci sono:
- basta spegnere il device per non essere tracciabili;
- il GPS non si può attivare da remoto;
- se un ladro opta per un ripristino dei dati di fabbrica, il dispositivo non è più legato all’account e fine dei giochi per chi cerca il suo terminale.
Non so come Google abbia concepito il sevizio ma, se non serve a contrastare un furto…ahimè serve a ben poco purtroppo. Speriamo che presto queste mancanze vengano risolte.
Per chi non ce l’avesse, intanto, ecco l’applicazione.
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