Si deve ad un team di ricercatori della University of Technology l’aver hanno messo a punto un sofisticato software. Questo permetterà di creare una mappa in 3D che si avvarrà di impulsi laser inviati dagli aerei. Dopo le perlustrazioni di determinate aree, sarà possibile avere importanti informazioni riguardo l’habitat delle zone interessate.
L’obiettivo è quello di tutelare la biodiversità in Europa. E’ proprio nel Vecchio Continente, infatti, che le aree protette ricoprono ben un quinto della totale superficie. Un territorio, dunque, molto esteso per poter essere monitorato per intero. Per questo si è reso necessario progettare un software che, mediante un algoritmo, possa consentire di esaminare le diverse aree.
Il software è in grado di riconoscere e distinguere la vegetazione delle diverse regioni. Alberi, arbusti, piante ed erba sono tutti schedati e determinanti nel diagnosticare lo stato di buona salute o meno. Gli aerei, quindi, mediante laser emessi proprio dagli aeromobili, avranno come compito quello di sorvolare le zone interessate, fino a coprire strisce di terreno larghe 800 metri. “Abbiamo raggiunto una concordanza tra l’80 e il 90% tra i nostri dati e quelli delle rilevazioni in loco. Lo stesso livello di concordanza che ci si aspetta se la stessa regione viene valutata da due persone diverse“, ha dichiarato uno degli autori della ricerca.
Si può, a ragione, parlare di veri e propri “aerei spia” che, ad un’altitudine compresa fra i 500 e i 2 mila metri, aiuteranno i ricercatori viennesi a realizzare mappe 3D dettagliate. Il progetto, al momento, è stato testato nelle zone paludose dell’Ungheria ed ha fornito ottimi risultati che si spera di replicare in altri paesi.