Un nuovo studio della Queen’s University (nota università degli USA) è pronto a tirare le somme. Quello che molti di noi utenti sospettavano da un po’ è stato dimostrato con dati alla mano: utilizzare le app gratuite drena la batteria di smartphone e tablet molto più di quelle a pagamento.
La ragione di questo consumo esagerato è semplice. Utilizzare un applicativo gratuito ci espone a continui pop-up pubblicitari che interrompono le nostre attività, lanciare gli ads ovviamente comporta dei consumi sotto diversi punti vista: utilizzo dei dati, della ram, della memoria del dispositivo e ovviamente della CPU.
Scaricare continuamente immagini e scritte da internet per permettere il lancio delle pubblicità comporta ben il 79% in più di utilizzo dei dati che normalmente l’app richiederebbe. Non solo, il processore lavora il 48% in più del normale e la memoria del dispositivo viene occupata per il 22% circa oltre la norma.
Il risultato? La batteria si scarica molto più velocemente, in media dal 16% ad addirittura il 33% in più. In termini pratici questo significa 3-5 ore di durata in meno durante una giornata di utilizzo.
La gratuità dell’applicazione ha quindi, paradossalmente, un prezzo che si traduce in consumo di dati e in qualità dell’utilizzo di smartphone o tablet. L’uso di più applicativi gratuiti quindi significa ridurre notevolmente le performance di un dispositivo dopo aver sborsato una bella cifra proprio per avere un device potente.
Bisogna quindi, magari con l’aiuto degli applicativi giusti (non pieni di ads mi raccomando!!), cercare di analizzare come varia il consumo di dati e batteria durante una giornata tipo nella quale si sfruttano applicazioni gratuite per controllare personalmente come cambia la situazione. Dopo ciò potremo operare una scelta più consapevole prima di scaricare qualcosa dall’amato Google Play Store.