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HTC Desire 820: la recensione

 

HTC Desire 820  era stato presentato a IFA 2014, lo scorso settembre, era stato annunciato come uno dei  primi smartphone a 64 bit. Lo smartphone si è fatto attendere come vedremo la promessa non mantenuta, ma comunque anche se non supporta il 64-bit nel complesso c’è molto altro di questo Desire 820 che potrebbe attirare la vostra attenzione. Per quanto riguarda il contenuto della confezione vi rimando all’unboxing di HTC Desire 820.

HTC Desire 820: la recensione

Estetica

HTC Desire 820 è veramente  grande una vera mattonella, inutile ormai dilungarsi sul fatto che HTC poteva  sicuramente fare felici molte persone se avesse ridotto al minimo gli spazi inutilizzati sulla superficie frontale, ma comuque è il form factor adottato in tutti i suoi terminal. Questa  problematica delle  cornici  poco ottimizzate spaventa molti, ma se non badate a questo e guardate solo le sue funzionalità, acquistarlo di certo non vi deluderà. Le plastiche utilizzate  sono  di ottima qualità niente  a che vedere con le plastiche della concorrenza “Samsung impara”. Questo terminale lo si può descrivere come uno smartphone di fascia media con costruzione da top di gamma,  nel complesso il design ricercato è elegante e la verniciatura diversa sulla cornice lo fa spiccare subito all’occhio. I tasti fisici a lato destro si premono facilmente non vi sono scricchiolii o problemi di alcun genere, nel complesso è molto gradevole da tenere in mano, anche se ha delle dimensioni generose  di 157,7 x  78.7 x  7,7 mm di spessore,  ha un peso di solo  155 grammi molto ben distribuito. Rimane comunque uno smartphone dalle dimensioni importanti e che di certo non può essere messo in tasca.

Hardware

Questo smartphone monta  il nuovissimo Snapdragon 615 octacore, con un processore quadcore  da 1.5 GHz e un processore quadcore da 1.0 GHz, entrambi  del tipo Cortex A53, infine come GPU abbiamo un Adreno 405. Abbiamo poi 2 GB di RAM, 16 GB di memoria interna (espandibili con una microSD), connettività LTE fino a 150 Mbps, Wi-Fi a/b/g/n a dual band e Bluetooth 4.0. Possiede anche NFC e il GPS che supporta il GLONASS. Il processore di Qualcomm supporta la  piattaforma a 64 bit, ma avendo come sistema android KitKat 4.4.4 e il kernel non è stato modificato dalla casa taiwanese, viene sfruttato “solo” come un 32 bit in attesa di un aggiornamento a Android Lollipop questo giustifica anche il punteggio dato al terminale da Antutu Benchmark.

Abbiamo due speaker posti frontalmente, che riescono ad emettere l’audio a un volume veramente alto  e una qualità decisamente superiore alla media di altri smartphone di altre marche nella stessa fascia di prezzo. Segnalo per quanto riguarda  il comparto hardware che il SoC dopo un utilizzo intenso tenda  scaldare in modo percepibile ma non allarmante la back cover  nella parte alta affianco alla fotocamera posteriore. Non sappiamo se questo dipenda  da una caratteristica insita del SoC o per una ottimizzazione software, lo scopriremo quando altri terminali adotteranno lo stesso SoC.

Fotocamera

La fotocamera posteriore è da 13 megapixel e benché nel software sia indicato “Eye Experience” mancano  funzionalità che abbiamo sui top di gamma HTC, inoltre segnaliamo la registrazione obbligatoria a Zoe il social network di HTC se volete usufruire della funzionalità dei video riassuntivi di foto e video scattate con il terminale. La modalità di scatto sono quindi le classiche di HTC, con la nuova modalità di  scatto in sequenza e la possibilità di scattare da entrambe le fotocamere non in contemporanea. La qualità degli scatti è discreta, se l’andiamo a paragonarlo ad altri dispositivi di fascia media, non è eccezionale ma non e neanche da disdegnare. La funzione HDR, anche confrontandola ad altri HTC, riesce a risolvere molte situazioni con poca luce intervenendo sui colori della foto e migliorando la qualità degli scatti in modalità automatica che diversamente presentano un pò di rumore. La fotocamera frontale invece è da 8 megapixel non è eccezionale sinceramente mi aspettavo di più per i megapixel che possiede ma comunque di giorno fa delle buone foto e  nel complesso fa il suo dovere paragonandola ad altri terminali di fascia media.

Nel complesso molto veloce la messa a fuoco molto veloce lo scatto, l’applicazione della fotocamera proposta da HTC è abbastanza spartana rispetto a quella di altri produttori, in particolare il menù delle regolazioni foto  in basso non è molto intuitivo.  I video vengono registrati in Full-Hd ed abbiamo la messa a fuoco al tap  non quella  in continuo.

Foto scattate con il terminale :

Software

HTC con la sua interfaccia proprietaria e le su applicazioni si è sempre fatta  apprezzare quindi non poteva essere  diversamente su questo Desire 820,in cui è installata la Sense 6.0 . Android è alla versione 4.4.4 di KitKat, nell’uso quotidiano anche se il sistema non è ottimizzato per l’architettura del processore non ne risente il sistema. Non capisco perché mettere un SoC a 64-bit per poi non sfruttarlo, molto probabilmente HTC farà un aggiornamento a Lollipop che di sicuro incrementerà la fluidità del sistema e  le prestazioni di questo terminale che su Antutu Benchmark si posiziona al di sotto di top di gamma dello scorso anno. Peccato che in questo smartphone non siano presenti le gesture a schermo spento che hanno reso One (M8) un prodotto interessante c’è  solo la gesture del miracast a tre dita verso l’alto per condividere la schermata con il televisore. Non mancano le ottime app di HTC: Auto, Lettore musicale,Browser, Meteo e Backup HTC. Anche Blinkfeed, con i suoi feed personalizzabili che pesca dai social network e dai feed che noi seguiamo, molto buona per rimanere informati.

Per quanto riguarda il Gaming non ha nessun problema grazie al processore octacore che  con alcuni giochi pesanti ha tempi di caricamento un pò lunghi, ma per il resto, nel complesso si gioca abbastanza bene anche grazie agli altoparlanti frontali che riproducono fedelmente gli effetti.

Batteria

La batteria è la nota dolente di questo terminale non all’altezza di tutto il resto. Anche se HTC ci ha abituato ad usare batterie non tanto grandi in altri smartphone, cercando molte volte di ottimizzare sistema e  consumi  facendo dei veri e propri miracoli, sembra che questa volta non ci sia riuscita. La batteria è da 2600 mAh, che per un dispositivo di fascia media è un risultato decisamente molto buono, ma se andiamo a  considerare la dimensione dello schermo forse avrebbero potuto metterla almeno da 3000 mAh per arrivare almeno a fine serata. Con un uso intenso la batteria si è spenta ad inizio serata, non utilizzando il risparmio energetico  che su questo terminale troviamo sia in modalità classica che riduce le prestazioni del dispositivo nel complesso, oppure abbiamo quello estremo che ci permette di prolungare di molto la durata della batteria quest’ultima è possibile farla attivare da impostazioni al di sotto di una certa percentuale rimanente di batteria in quest’ultima configurazione viene spenta la connessione dati internet, quindi lo smartphone sarà disponibile solo per telefonare ed Sms.

Conclusioni

HTC Desire 820 è un phablet davvero interessante sotto molti punti di vista,  primo fra tutti quello del design e della qualità costruttiva. E’ offerto al lancio a 349 € con il diminuirsi del prezzo lo smartphone si renderà più appetibile rispetto ad altri smartphone della concorrenza. Il software è molto buono, fluido e gradevole graficamente, anche se sentirebbe il bisogno di qualche innovazione grafica. Lo schermo è di qualità (anche se ha una bassa risoluzione).  Parte telefonica veramente ottima anche grazie al sistema Boom Sound di HTC. Nel complesso l’esperienza d’uso offerta dallo smartphone è molto buona. Peccato per la non brillante autonomia e speriamo che un aggiornamento software  possa miglirare i consumi (abbassando anche le temperature della CPU).

PRO CONTRO
  • Elevata qualità costruttva
  • Schermo Molto Buono
  • Parte Software fluida e carina
  • Autonomia sotto la media di Phablet midrange di altri produttori
  • Foto “rumorose”
  • Surriscaldamento back cover
  • Incompatibilità software con architettura a 64 bit

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Pubblicato da
Cesare Di Simone