Se la divisione smartphone di Sony non sta navigando in acque buonissime, lo stesso non si può dire di un’altra divisione del colosso giapponese: la divisione che si occupa di produrre e distribuire i sensori per le varie fotocamere che troviamo sui principali top di gamma sul mercato.
Sul Wall Street Journal è stato pubblicato un lungo studio condotto da Techno Systems Research, il quale afferma che Sony non solo possiede un mercato di sensori fiorente, in particolare quelli studiati per gli smartphone, ma è attualmente il leader del mercato globale, con un netto distacco dai concorrenti. Sony possiede infatti il 40% del mercato dei sensori per le fotocamere di tutto il mondo, seguito dall’azienda californiana OmniVision (15.7%) e Samsung (15.2%). Queste ultime due aziende, se combinate, non arriverebbero agli stessi numeri piazzati da Sony.
La cosa non sorprende, visto che i sensori per le fotocamere di questa azienda si trovano facilmente su qualunque smartphone top di gamma sul mercato. L’iPhone 6 di Apple ne utilizza addirittura due, uno davanti e uno dietro, e persino il Galaxy S6 di Samsung presenta un sensore Sony
, l’IMX240. Quanto guadagna l’azienda giapponese grazie ai suoi sensori? Gli analisti affermano come Sony riesca a guadagnare fino a 20 dollari per ogni iPhone 6 venduto, e se contiamo che al momento Apple è riuscita a piazzare ben 61 milioni di iPhone nell’ultimo trimestre (di cui molti sono appunto iPhone 6), basta fare 2+2 per capire quanto sia rosea la situazione per Sony.Il colosso giapponese, che ha ormai capito che la divisione smartphone non porta gli stessi introiti della divisione che produce sensori d’immagine, ha addirittura pensato di abbandonare il business dedicato a TV e dispositivi mobili, anche se nulla di tutto questo è ancora ufficiale. Resta però il fatto che la divisione che produce sensori è al momento la priorità assoluta per Sony.