Il nuovo tablet con sistema operativo android top di gamma di Samsung, come indicano precedenti rumors, sta per arrivare sui mercati internazionali; la nuova serie Galaxy Tab S2 nella versione da 8 pollici e 9,7 pollici rappresenterà il meglio dell’azienda coreana ed utilizzerà il formato del pannello in 4:3, rendendolo quindi il diretto concorrente degli Apple iPad di ultima generazione come l’iPad Air 2 e l’iPad Mini 3.
Fino a poco tempo fa del Samsung Galaxy Tab S2 se ne conoscevano le presunte specifiche hardware ma oggi, grazie al famoso informatore @onLeaks, è stata diffusa una prima immagine ufficiosa del prodotto, che ci permette di capire più o meno quale sarà il design di questo tablet.
Come potete vedere voi stessi dall’immagine, il design riprende molto lo stile curato già visto negli smartphone di ultima generazione Galaxy S6; di questo non dobbiamo sorprenderci più di tanto dato che il design degli attuali Galaxy Tab S sono ripresi dal design del’ex smartphone top di gamma Galaxy S5.
Il case del nuovo tablet Galaxy Tab S2 presenterebbe con certezza, il condizionale ovviamente è sempre d’obbligo, uno slot per le microSD e uno slot per la sim telefonica (il device dovrebbe essere capace anche di telefonare forse) posizionati fianco a fianco sul lato del prodotto.
I precedenti rumors affermano che entrambe le versioni di Samsung Galaxy Tab S2, ovvero quella da 8 e 9,7 pollici di diagonale, dovrebbero essere più sottili dell’attuale iPad Air 2 (si parla di soli 5,4 mm) e avere un display con una risoluzione tipica dei tablet dell’azienda di Cupertino ovvero da 2048 x 1536 pixel, che evidenzia il formato in 4:3 e non più in 16:10 degli attuali Galaxy Tab S.
Al loro interno dovrebbe essere montato un chipset della serie Exynos con architettura Octa-Core, 3GB di memoria ram (forse DDR4), 32GB di memoria interna, una fotocamera posteriore da 8 megapixel e una fotocamera anteriore da 2 megapixel.
Ovviamente tutte queste informazioni non sono state ancora certificate dalla stessa Samsung, quindi è bene considerarle come possibili ma non certe al 100%; prendetele quindi con la giusta distanza emotiva.