Abbiamo già visto nel nostro articolo che gli apparecchi in stand-by consumano molta energia e proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare questo approfondimento.
Quelle lucine rosse apparentemente innocue che si vedono sugli apparecchi elettrici di ogni casa, rappresentano in realtà un grande problema economico e ambientale. Durante gli ultimi decenni, gli studi non sono certo mancati, tanto da portare i principali paesi del mondo a varare delle norme per limitare i danni.
Di quali cifre stiamo parlando? Negli USA si arrivare a sprecare 19 miliardi di dollari ogni anno. A seconda del numero di apparecchi elettrici, il peso sulla bolletta va dai 150 ai 440 dollari in più nell’arco dell’anno. Noi italiani siamo meno spreconi ma di certo non possiamo dire di essere virtuosi sotto questo punto di vista. Le nostre bollette, secondo una delle ultime indagini, sono più pesanti in una misura che va dai 50 ai 250 euro all’anno, ma gli sprechi stanno aumentando. La normativa europea in vigore pone dei limiti severi di consumo ma pare che questa scelta non sia rispettata da molti produttori di apparecchi elettrici. Ciò che nel nostro paese limita il problema è una presenza minore di strumenti elettronici avanzati, soprattutto di quelli che rientrano negli sviluppi della domotica. Parliamo dei cosiddetti elettrodomestici intelligenti, lavatrici, frigoriferi, condizionatori e tanti altri strumenti che sono perennemente accesi in attesa di un nostro ordine tramite un telecomando o una manopola, mentre i più evoluti per così dire dialogano con i nostri smartphone.
Lo standard di questi apparecchi si sta alzando notevolmente, portando queste tecnologie avanzate anche nei prodotti di fascia media, rendendoli accessibili a più persone. Se a questo si aggiunge il moltiplicarsi di nuovi e più potenti strumenti elettronici, allora il problema si fa ancora più serio. I televisori diventano sempre più grandi e ben illuminati, il che li rende voraci consumatori di energia elettrica e lo stesso vale quando sono in stand-by. Quella piccola luce sta segnalando non solo la comodità di poterla riaccendere con un semplice click del telecomando, ma anche che lei e altri componenti dell’apparecchio stanno assorbendo energia che pesa sulla nostra bolletta. Accanto al televisore c’è quasi sempre almeno un decoder e anche questo vuole il suo tributo di elettricità. A questo si aggiunga la console di videogiochi che in realtà ormai incorpora funzioni di navigazione web e altro. Questo fa capire che il consumo in stand-bay di questo dispositivo è notevole, soprattutto nelle versioni più evolute. Addirittura si calcola che da spenti consumino più di un frigorifero!
Quando si passa al computer le sorprese non mancano. Il problema non è certo il case che contiene l’hardware per farlo funzionare, quanto i monitor che ormai sono dei piccoli televisori dei quali hanno anche l’alto consumo energetico quando sono in stand-by. Sempre più diffuse, grazie al basso costo, sono lestampanti multifunzione che incorporano anche lo scanner. Per finire con un altro tipo di spreco energetico dovuto al modem che resta perennemente attaccato al suo trasformatore e che per comodità lo si lascia spesso acceso anche quando non serve. Anche per chi ama la qualità del suono del proprio impianto stereo o della televisione c’è il rischio di vedere aumentare la bolletta. Volendosi limitare all’home theatre, che ha un basso livello di spreco, si calcola che si regalino più di 15 euro. In questo ambito, gli sprechi più consistenti sono dovuti agli adorati subwoofer, cioè i diffusori acustici di bassa frequenza.
In cucina vivono dei veri vampiri energetici come le macchinette del caffè, i forni con display e i tostapane. Ancora più dannosi sono i dispositivi mobili. È molto diffusa la tendenza di lasciare in carica lo smartphone o il tablet anche dopo che sono stati completamente caricati. Il fatto che si metta in carica col dispositivo spento è una buona abitudine resa però vana quando si lascia i dispositivi in carica per tutta la notte, il che riduce anche la durata della batteria.
Infine ci sono anche tutti quegli apparecchi che vanno a sostituire quelle azioni che una volta erano possibile effettuare solo manualmente. Pensiamo alla porta del garage e alle tende dei nostri balconi e a tutte quelle comodità che prevedono l’uso di un display e di un telecomando.
Quali sono le soluzioni possibili? Innanzitutto bisogna verificare sempre la classe energetica dei prodotti che andiamo ad acquistare. I migliori a volte costano inizialmente qualcosa in più, permettendoci però di recuperare la differenza di euro in bolletta. Un’altra accortezza è sicuramente quella di usare laclassica ciabatta grazie alla quale, con un solo pulsante, si possono spegnere diversi dispositivi, garantendo un reale risparmio economico. Se si tiene in conto anche il costante aumento delle tariffe elettriche, l’abitudine di porre maggiore attenzione al consumo inutile di elettricità può fare risparmiare un bel po’ di soldi, oltre che salvaguardare la natura e la nostra salute. Si pensi che nella sola Europa l’11% del consumo elettrico è dovuto a quelle piccole lucine rosse.