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Kaspersky Lab inaugura un nuovo centro nel Regno Unito

Kaspersky Lab

Kaspersky Lab apre un nuovo centro di ricerca nel Regno Unito, il primo in Europa, per aiutare i propri clienti e i partner ad identificare, difendere ed eliminare le minacce che si insinuano nel web. Il centro inglese ha sede a Paddington, proprio nel quartier generale dell’azienda.

Il compito di Kaspersky è quello di intercettare e sventare ogni giorno quasi 325 mila attacchi informatici. Lo riferisce Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia. Un obiettivo ambizioso, quello dell’azienda, che si avvale dei migliori esperti di virus diffusi dai pirati informatici.

Il Research Lab di Londra, quindi, si occuperà di un’analisi approfondita degli attacchi e delle minacce derivanti dagli strumenti di uso quotidiano in Internet delle Cose. Si parla di qualsiasi comune oggetto costituisca la nostra quotidianità, dalla lavatrice alla più innovativa app per aprire porte e cancelli di casa, per giungere a sistemi più complessi come quelli per videosorveglianza della propria abitazione come dell’auto.

Il centro di ricerca londinese, dunque, nasce con il chiaro intento di creare un unico polo per la diffusione di una rete che, oltre ad essere più vasta, sia anche meno soggetta ad intrusioni e atti di sabotaggio. Come spiegano gli stessi ideatori dello UK Lab, alle reti sono agganciati quasi tutti i dispositivi. Prime fra tutti, anche le reti elettriche,

grazie alle quali vengono coordinati sia l’accensione che lo spegnimento di elettrodomestici e dispositivi di allarme. “Oppure pensate alle Smart Tv che con il passare degli anni colonizzeranno le abitazioni di tutto il mondo“, induce a riflettere Lehn. “Queste televisioni sono connesse alla rete domestica e sono in grado, all’occorrenza, di riprendere chi le guarda attraverso una videocamera integrata. Tale videocamera, se non opportunamente protetta, rischia di essere attivata da remoto da estranei. Per spiare e registrare ciò che avviene all’interno dell’appartamento. Una violazione della privacy molto pesante. A cui si aggiunge il rischio che un malintenzionato possa intercettare, per esempio, momenti di intimità di una coppia”.

Se nell’era 2.0 gli utenti del cyberspazio si moltiplicano e con essi i dispositivi sviluppati per le diverse esigenze, sono anche altrettanti i virus e i malware che ne infettano i sistemi. I danni sono purtroppo spesso ingenti e, talvolta, i dati sensibili sono messi a rischio. Sarà questo il punto di partenza della cybersfida all’attacco informatico.

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Pubblicato da
Federica Vitale